La top 11 del 1981 è costituita da tutti calciatori che si sono affermati prepotentemente alla fine degli anni 2000, in un'epoca quindi abbastanza recente ed i cui ricordi sono ancora vividi nelle menti di molti. Capitanata da Zlatan Ibrahimovic, uno dei più grandi attaccanti del calcio moderno, questa squadra farà venire la bava alla bocca a moltissimi appassionati.

Iker Casillas Fernández, 20 maggio 1981

Uno dei portieri più forti della storia: basterebbe anche solo questa, come presentazione. Nato a Madrid, a soli 8 anni entra nella Cantera del Real e ne diviene leggenda venticinque anni dopo. Vincitore di qualsiasi cosa si possa vincere su un campo da calcio, compresi Mondiale ed Europeo, da protagonista, con la sua nazionale, non ha ancora voglia di appendere i guantoni al chiodo: i tifosi del Porto ed in generale del calcio ringraziano. Un mito.

Kolo Habib Touré, 19 marzo 1981

Pescato dall'Arsenal in età "avanzata" (aveva quasi 20 anni) da una squadra ivoriana,Tourè è presto diventato una pietra angolare dell'Arsenal degli Invincibili, formando con Sol Campbell una delle coppie di centrali difensivi più forti del nuovo millennio. Dotato di una potenza fisica disarmante e di un senso dell'anticipo importante, ancora oggi in molti lo considerano uno dei centrali più forti degli anni 2000. In campo internazionale, sia con la Nazionale che coi club in cui ha militato, non sono arrivati successi: unico neo in una carriera di prim'ordine.

Patrice Latyr Evra, 15 maggio 1981

Terzino sinistro dotato di grandissima corsa e di sensibilità tecnica e tattica fuori dal comune, Patrice Evra ha alle sue spalle una delle storie più belle del calcio moderno: dopo esser passato per le giovanili del PSG, esordisce fra i professionisti addirittura al Marsala, nella vecchia serie C1 italiana. Dopo una breve parentesi al Monza, torna in patria dove svariati anni dopo si consacra al Monaco prima di arrivare al Manchester United, con il quale vince Premier, Champions, Mondiale per club e svariati altri titoli. Il ritorno in italia, sedici anni dopo Marsala, arriva grazie alla chiamata della Juve, con la quale si laurea due volta Campione d'Italia, prima di chiudere la carriera al Marsiglia prima ed al West Ham poi. Mai smettere di crederci.

Maicon, 26 luglio 1981

Uno dei terzini desti più forti della storia, senza se e senza ma: straripante in accelerazione, una costante minaccia per le difese avversarie ed una sicurezza per la propria. Come il suo "compagno" Evra, anche lui si è messo in mostra al Monaco prima di approdare all'Inter, squadra che gli ha permesso di vincere tutto quello che un calciatore sogna, compresa la storia Champions League del 2009 sotto la guida tecnica e spirituale di Mourinho. Dopo aver disputato due buone stagioni alla Roma, dopo la triste parentesi al City, è tornato in patria dove ancora oggi gioca per il Crìciuma.

Andrea Barzagli, 8 maggio 1981

Forse oggi non abbiamo ancora la giusta percezione di quanto forte sia stato Andrea Barzagli, ma non inserirlo in questa top 11 sarebbe delittuoso. Difensore duttile, intelligente, forte fisicamente e tecnicamente, professionista esemplare e vincente come pochi altri, sia in Italia con la Juventus, sia in Germania col Wolsfburg, sia in Nazionale. Quest'anno potrebbe essere il suo ultimo anno da professionista: godiamocelo finchè possiamo.

Xabi Alonso, 25 novembre 1981

Figlio d'arte, cresciuto calcisticamente nella Real Sociedad (che fu la seconda casa di papà Miguel),  Xabi Alonso è stato uno dei centrocampisti più geometrici degli ultimi 10 anni, adorato da tutti gli allenatori che hanno avuto la possibilità di averlo nel loro scacchiere tattico. Liverpool, Real Madrid, Bayern Monaco, Nazionale Spagnola: in ognuna di queste squadre, la sua presenza è stata decisiva per vincere scudetti, Champions, Mondiali ed Europei. Dopo anni sulla cresta dell'onda, adesso dà lezioni di calcio nelle giovanili del Real: beati gli studenti.

Michael Carrick, 28 luglio 1981

Altro centrocampista tutto fosforo, altra leggenda dello United come il suo compagno Evra. In molti, da giovane, ritenevano che non avesse il mordente e le qualità per fare la differenza, ma Carrick ha saputo essere più forte di tutto e tutti, prendendosi le chiavi del centrocampo prima de West Ham, poi del Tottenham ed infine dello United di Sir Alex Ferguson, squadra nella quale ha militato per dodici stagioni vincendo praticamente tutto. Nato più come mediano di rottura, col passare degli anni ha affinato tecnica e capacità associativa diventando uno dei principali creatori di gioco della squadra, che spesso si muoveva al suo ritmo. Come Alonso, anche lui oggi allena le giovanili di una delle squadre del suo cuore, lo United.

Tiago Cardoso Mendes, 2 Maggio 1981

I tifosi della Juventus avranno, forse per sempre, un brutto ricordo di lui, ma Tiago è stato davvero un signor giocatore, anche se quelle due stagioni a Torino sembrerebbero provare il contrario. Cresciuto nel Braga, consacratosi al Benfica, trova una dimensione europea prima al Chelsea, con il quale vince il campionato inglese dopo 50 anni di attesa, e poi col Lione, con cui arrivano altri due titoli. Dopo la sfortunata parentesi bianconera, trova la sua dimensione finale all'Atletico Madrid, in cui disputa sei stagioni di buon livello e vince Campionato ed Europa League da titolare quasi indiscusso. Centrocampista ibrido, bravo a fare tutto senza eccellere in nulla, è stato molto limitato anche da numerosi infortuni. 

Samuel Eto'o Fils, 10 marzo 1981

Da molti considerato il miglior calciatore africano di sempre, è uno dei pochi rimpianti del Real Madrid, che lo ha accudito da giovanissimo lasciandoselo poi scappare via per mancanza di fiducia nel suo talento. Esploso al Mallorca, si consacra come uno dei migliori attaccanti al mondo al Barcellona, dove vince tutto il vincibile in campo nazionale ed internazionale. Passato all'Inter nell'ambito della trattativa Ibrahimovic, anche a Milano si conferma devastante, portando a casa la storica Champions League del 2009 a suon di prestazioni indimenticabili (è stato uno dei simboli della squadra per il suo immenso lavoro di sacrificio). Dopo l'Inter, inizia il suo pellegrinaggio in giro per il mondo, che lo ha portato in Russia, Inghilterra, ancora Italia e Qatar, dove gioca ancora oggi. Tecnico, fisico, implacabile sotto porta: semplicemente pazzesco.

David Villa Sánchez, 3 dicembre 1981

C'è stato un tempo, durante la sua permanenza al Valencia, dove sembrava che potesse realizzare un gol ad ogni occasione avuta. Realizzatore formidabile, abbinava una tecnica eccellente ad una potenza fisica notevole, considerato il baricentro basso. Come Eto'o, anche se in anni diversi, anche lui ha fatto parte di quel Barcellona dei marziani, considerata dai più la miglior squadra per club di sempre, con la quale si è tolto lo sfizio di vincere il Triplete. Passato all'Atletico qualche anno dopo, dopo una singola stagione anche lui ha iniziato a girovagare per il mondo, andando prima in America, poi in Australia ed infine in GIappone, dove gioca oggi. Campione del mondo ed europeo con la Spagna, verrà sempre ricordato come uno dei talenti più brillanti della sua generazione.

Zlatan Ibrahimovi?, 3 Ottobre 1981

Se volessimo pensarla alla Ibra, diremmo che ci potremmo tranquillamente fermare al suo nome per giustificare la sua presenza in questa top 11. Ma qualche parola va assolutamente spesa per glorificare la sua persona: lui apprezzerà. Attaccante fra i più completi della storia, un freak puro per dimensioni del corpo da pallanuotista e sensibilità tecnica da 10. Ha vinto campionati in qualsiasi squadra in cui sia stato, eccezion fatta per le parentesi finali allo United ed ai Los Angeles Galaxy, distruggendo psicologicamente e fisicamente le difese avversarie, dando spesso una sensazione di onnipotenza calcistica agli osservatori esterni. Unico neo in una carriera pazzesca la mancata vittoria della Champions: anche gli Dei dell'Olimpo hanno i loro difetti, dopotutto.

Per chi crede che il calcio, come il buon vino, magari migliorerà invecchiando, ma che quelle passate siano sempre ottime annate. Per chi è vintage inside (e anche un pizzico nerd outside). Per chi al calcetto del giovedì "sai, io sono nato nel 1982, anno di Kakà Gilardino e Adriano, anno da bomber". Per i nostalgici compulsivi e per chi si è sempre chiesto, "Ok, De Gregori, La leva calcistica della classe '68...ma tutte le altre?". Ma anche per i più giovani con la cresta, i talent scout da videogiochi sempre aggiornatissimi. #LaClassenonèAcqua, è la rubrica targata Fantagazzetta che ripercorre più di mezzo secolo di storia del calcio, proponendovi le Top 11 per anno di nascita, dal 1940 al 2000.