Finisce 1-1 il match delle 18 fra Chievo e Lazio in quel del Bentegodi con le reti di Pellissier e di Immobile.

Le due squadre arrivano alla sfida del Bentegodi da un pareggio rispettivamente contro Napoli e Milan, ma lo fanno con due stati d'animo totalmente diversi. Se per i gialloblu di Di Carlo il pareggio equivale a una vittoria perché ottenuto su di un campo complicatissimo come il San Paolo, per la Lazio si tratta di un mezzo passo falso visto l'andamento della gara con il Milan alla quale è seguito un altro passo falso - seppur con una formazione rimaneggiata - in Europa League in casa dell'Apollon Limassol. Alla fine Di Carlo si affida a un 4312 con Meggiorini e Pellissier tandem offensivo supportati da Birsa, mentre Simone Inzaghi si affida al 3511 con Correa che batte in extremis la concorrenza di Caicedo per la maglia da titolare lasciata libera dal nuovo stop fisico di cui è stato vittima Luis Alberto.

PRIMO TEMPO - La prima azione della gara è lo specchio di quello che sarà il match del Bentegodi: la Lazio riversata nella metà campo clivense rischiando però molto i contropiede degli uomini di Di Carlo che subito in avvio si rendono pericolosi sull'asse Obi-Pellissier con il valdostano che calcia alto da posizione favorevole dopo aver anticipato Radu sul primo palo. La partita è molto spezzettata nei primi minuti e il ritmo fatica a crescere, causa anche due tanti errori tecnici delle due squadre. Al minuto 25 arriva il gol del Chievo, ovviamente in contropiede: Birsa conduce la transizione egregiamente senza subire la pressione dei mediani biancocelesti e poi trova il varco giusto per Pellissier complice anche una posizione errata di Acerbi che da dentro l'area di rigore trafigge Strakosha per il vantaggio gialloblu. La reazione della Lazio arriva al minuto 34 con un'incursione sulla destra di Parolo che trova un buon traversone per Correa che però viene disturbato da Immobile al momento dello stacco di testa e perde il tempo ideale per il salto concludendo a lato. La Lazio alta molto il proprio baricentro nella fase finale della prima frazione di gioco, ma le occasioni continuano a non arrivare perché il Chievo è ben arroccato nei propri 20 metri chiudendo tutte le imbucate possibili per la propria area di rigore ed è su questa chiave tattica che si chiude il primo tempo con il sorprendente risultato di 1-0 per i clivensi.

SECONDO TEMPO - La ripresa porta con sé subito una novità tattica: Radu lascia il posto a Caicedo e la Lazio si schiera a specchio rispetto al Chievo con Immobile-Caicedo supportati da Correa. Dopo l'ingresso di Patric per Marusic la Lazio alza sensibilmente il proprio baricentro chiudendo il Chievo nella propria trequarti costringendo Di Carlo a un cambio difensivo, Cacciatore per uno spento Meggiorini. Il cambio difensivo di Di Carlo non paga perché la Lazio si alza a dismisura e trova molto spazio centrale per dialogare nello stretto e su di un doppio scambio Immobile-Correa arriva il gol biancocelesti: l'attaccante azzurro trova l'angolino in basso a destra rispetto a Sorrentino incolpevole nell'occasione. Al 76° arriva un'altra, ennesima occasione del secondo tempo, per la Lazio con il solito Immobile: l'attaccante ex Torino incrocia benissimo, ma la palla si stampa sul palo a Sorrentino battuto. Altra occasione con Sorrentino battuto, ma questa volta il tiro di Badelj sibila a lato del palo difeso dall'estremo difensore del Chievo non senza brividi. Continua a spingere la Lazio e il Chievo non accenna nemmeno a ripartire se non con il solito Pellissier che da solo prova ad alzare il baricentro dei suoi prendendo falli importantissimi specialmente nei minuti finali e proprio su uno di questi arriva una clamorosa occasione per il Chievo con Kiyine che approfitta di un buco di Acerbi per servire Pellissier, ma il valdostano viene impallato da Djordjevic al momento del tiro a porta sguarnita graziando così la Lazio e facendo così concludere la gara sull'1-1.