Partita dai ritmi vertiginosi all'Olimpico che si conclude sul risultato di 2-2. Nerazzurri due volte in vantaggio con Keita e Icardi, ma due volte ripresi da Under e Kolarov su calcio di rigore.

PRIMO TEMPO - Di Francesco nell'emergenza rilancia Santon in difesa alzando Florenzi sulla linea dei trequartisti (con Zaniolo e Under) alle spalle di Schick. Spalletti conferma De Vrij, esclude Politano e dà fiducia a Keita nel tridente con Icardi e Perisic. La prima fiammata è subito per l'Inter, con un destro di Icardi, dimenticato da Santon, alto su cross di Keita. Poi la Roma prende in mano il gioco con grande intensità e Manolas riesce a prendere bene le misure all'attaccante argentino. Keita spara dalla distanza, ma Olsen se la cava in due tempi. Deve impegnarsi molto di più poco dopo Handanovic sul tiro secco di Florenzi sporcato da Borja Valero, a riprova del miglior avvio dei giallorossi. Gli uomini di Spalletti hanno però un grande tasso tecnico e quando spingono sono pericolosi, come quando Perisic sfiora l'incrocio con un bel colpo di testa su cross di D'Ambrosio. La buona stella non accompagna la squadra capitolina, che al 26' costruisce una palla gol bellissima, con Schick che svernicia De Vrij e di tacco serve Florenzi: il tiro del "Bello di Nonna" supera Handanovic ma si infrange sul 10° legno stagionale della Roma. Poco dopo Under non crede su un cross di Kolarov bucato dal portiere interista. Zaniolo, uno dei tanti ex della gara, è una furia: prima scalda i guantoni di Handanovic, poi viene toccato da D'Ambrosio in area di rigore, con il mancato utilizzo del VAR che lascia qualche dubbio. E un minuto dopo proprio l'ex Torino si fa trovare libero da Joao Mario e con il terzo cross preciso della sua partita mette Keita in condizione di segnare il gol dello 0-1. Terzo gol consecutivo per il giocatore di passaporto senegalese in campionato. La Roma non ci sta, ma Handanovic indossa il mantello di Superman per allungare in corner un siluro di Kolarov su punizione.

SECONDO TEMPO - L'intervallo serve alla Roma per convogliare la rabbia agonistica in un inizio ripresa a ritmi infernali. E a trovare il pareggio ci pensa forse il peggiore del primo tempo, Cengiz Under, che raccoglie la verticale di Cristante e fulmina Handanovic (che non si muove nemmeno) con un sinistro di rara potenza. Esultanza quasi polemica del turco dopo una settimana piena di contestazioni per il suo incredibile errore contro il Real Madrid. I giallorossi sfruttano l'onda positiva, sospinti dall'incontenibile Zaniolo, ma Nzonzi trova il muro nerazzurro a negargli la gioia del gol su assist di Santon. L'Inter è velenosa, e l'ennesimo errore di Santon porta al corner che Brozovic pennella sulla testa di Icardi, che si infila tra Manolas e Juan Jesus e con la testa la mette all'incrocio dei pali per il 118° gol in serie A. La partita è definitivamente stappata, e la truppa di Di Francesco carica a testa bassa, mentre l'Inter è sempre pericolosa anche con l'ingresso di Politano. Ci pensa la follia di Brozovic a rimettere in carreggiata i padroni di casa, con un tocco di mano in area ingenuo. Rocchi non vede, ma ci pensa Fabbri a far cambiare la decisione. Calcio di rigore solare che Kolarov trasforma con potenza e precisione per il terzo gol del suo campionato. Le squadre non smettono di cercare la vittoria e danno vita a un finale molto emozionante, senza troppa tattica. Si alternano continui cambi di fronte, con Manolas che riesce a rintuzzare Icardi e i giganti nerazzurri che riescono a contenere le sgroppate giallorosse. Finisce giustamente in parità una partita spettacolare giocata per vincere, e terminata paradossalmente con un pareggio, che forse non accontenta nessuna delle due squadre.