Alla vigilia della gara contro la Roma, il tecnico del Cagliari Rolando Maran ha parlato in conferenza stampa: "La settimana è stata corta, sono tre gare in sei giorni perché ci hanno dato anche l’anticipo. Le assenze? Non pensiamoci troppo, ci piacerebbe avere sempre tutti a disposizione ma concentriamoci su quelli che andranno in campo e daranno il loro contributo come hanno sempre fatto".

"Quando un giocatore non gioca per un po’ di tempo ti vengono dubbi sulla sua tenuta, invece chi ha giocato mercoledì ha tenuto bene il campo. La Roma paga un inizio difficile, ora ha trovato il passo giusto al netto di qualche episodio. Anche contro l’Inter hanno fatto una grande partita. Dobbiamo affrontarli mettendo in campo la partita perfetta. Dovremo immaginare le giocate, capire dove potranno arrivare i rischi e dove poter far male noi".

"Polemiche sugli arbitraggi? Come ha detto il presidente in settimana c’erano situazioni da valutare anche per noi, lo abbiamo fatto silenziosamente perché confidiamo che gli arbitri non si facciano condizionare da sfoghi o recriminazioni".

"Precedenti? Ricordo la prima volta in A, allenavo il Catania e nel finale ci furono mille emozioni. Tendo a ricordare quelle belle. Ricordo Cagliari-Roma dello scorso anno, fu una grande gara ma ogni partita fa storia a sé. Puoi valutare le annate, ma non fare paragoni o collegamenti diretti".

"Farias? Sarebbe ingiusto dire che ha guadagnato punti segnando. Tutti devono essere messi nelle condizioni di lavorare bene, al di là di un gol. Lui lo vedo crescere, come altri che stanno ritrovando gamba. Sau e Ionita hanno recuperato perfettamente, sono a disposizione. Joao Pedro può fare il trequartista e la seconda punta, sono ruoli che si intersecano perché chiedo alla seconda punta di svariare. Per lui è semplice cambiare veste. Anche quando Castro era a disposizione, il trequartista lo faceva un po’ lui ma anche Ionita, Joao Pedro e Barella. Voglio che tutti sappiano portare le loro caratteristiche in più zone del campo. Srna sulle punizioni? Le calcia bene, ma anche altri. Ha la personalità per presentarsi sul pallone se vuole battere, durante la partita è il campo a parlare. Lui in generale ha fatto una partenza straordinaria, è normale che ora lo conoscano di più e ne limitino la prestazione".