LA PARTITA CON LA JUVE - "Se riusciamo a mettere qualche attenzione in più possiamo anche rasentare la perfezione. Con la Juve diventa difficile, hanno tutte le qualità. Non sempre hanno vinto andando a dominare la partita, sono una squadra che in alcuni momenti sa sfruttare l'episodio, sono forti da un punto di vista di mentalità e in tutti i reparti hanno i loro leader che può determinare la giocata fondamentale. Dobbiamo arrivarla a giocare con grande coraggio e determinazione". 

LA VOGLIA - "L'essenziale è arrivarci con un condizionamento giusto dalle prestazioni precedenti, da quello che è il portare a casa il piccolo premio giornaliero che ti mette anche l'allenamento e credere che sia tutto possibile perchè siamo una squadra di livello". 

CURIOSITA' O CERTEZZE? - "Se pensi di suaderci hai perso. Tutte le volte ci presenteremo lì qualsiasi sia la distanza e il momento. Mi porto dietro più certezze però, ho a disposizione una squadra che secondo em cresce e va a caricarci qualcosa di più completo in quello che è l'atteggiamento che deve avere dentro la partita e ultimamente secondo me abbiamo fatto delle buone gare. manca ancora qualche attenzione in qualche momento particolare della partita, però siamo un'ottima squadra come costruita, come nomi, come modo di interpretare la partita... mi porto dietro delle certezze". 

QUANTI SI GIOCA L'INTER TRA JUVE E PSV - "Si gioca molto per quanto riguarda tutta la stagione, è tutta la stagione completa dove l'Inter si gioca molto. Lo dobbiamo fare passo dopo passo, in maniera corretta. Se tu fai il primo passo intenso e preciso poi viene bene anche quello successivo. E' l'addizione di questi passi che riuscirà a dare una collocazione giusta a quella che è L'Inter e che è riuscita a fare durante questo campionato. Dobbiamo essere convinti che chi ci sta davanti non sia così forte e bravo da indurci a non fare quello che è il nostro percorso. Si va dritti per la nostra strada". 

CAMPIONATO GIA' FINITO? - "Per quanto mi riguarda, non è finita quando perdi una partita o un'occasione. E' finita quando non ci riprovi e non sei convinto. Ma noi siamo convinti. Poi è chiaro, c'è una distanza importante, perchè c'è una distanza importante in classifica. E' difficile andarli ad acchiappare, sono lontani in classifica. Intanto il primo passo per accorciare questa distanza tocca a noi, intanto facciamo questo". 

CLASSIFICA BUGIARDA O JUVE IRRAGGIUNGIBILE? - "Tutti gli anni la Juve mette quei calciatori dentro che possano fare ancora di più la differenza rispetto all'anno precedente. La sintesi potrebbe essere che tre anni fa quando eravamo a Roma io e lei, dopo quei sei mesi lì di partite, la Juve ci venne a prendere Pjanic che era forse il calciatore più forte insieme a De Rossi per il gioco e la costruzione del gioco. L'anno scorso avevamo uno dei terzini più forti del campionato, è venuta e ci ha preso Cancelo. E' andata dal Napoli e ha preso Higuain, sono dettagli importanti per una crescita verticale. Quest'anno ha messo dentro campioni del livello di Cristiano Ronaldo, che penso la mentalità che possa portare sia una cosa incolmabile. E' quella la sostanza della differenza, noi abbiamo fatto il nostro percorso, che dicevo anche ai calciatori nei nostri confronti: loro sono dentro un comportamento corretto e dentro un modo professionistico di fare che è giusto per andare avanti e portare a casa i nostir obiettivi. Infatti sono ancora tutti lì davanti. Quelli che ho visto nelle ultime partite sono segnali incoraggianti". 

IL PUNTO DEGLI INFORTUNATI - "Nainggolan e Dalbert rimangono fuori. Perchè non ce la fanno a recuperare, bisognerà valutarli di volta in volta. Sono migliorati rispetto agli esami di ieri ma hanno bisogno ancora di altro tempo". 

TUTTA ITALIA TIFERA' PER L'INTER - "Non mi fa effetto e non mi da nessun vantaggio il fatto che ci sia questo tipo di discorso dia vere l'approvazione o il tentativo di spingerti ancora più in là da parte di chi la guarderà questa partita. Mi faranno effetto i sentimenti e i desideri dei nostri tifosi, e questo ce lo porteremo dietro e in campo. Saremo imbottiti da quei sentimenti lì, ce li porteremo sotto la maglietta e avremo tutte quelle belle cose che i nostri tifosi ci vogliono trasferire". 

COME SI FERMA CR7 - "La Juve non è solo Cristiano Ronaldo, ma una squadra fatta da calciatori forti. Chiellini... Che cosa sia questo calciatore basta vedere 5 minuti, basta vedere che cosa ha fatto e l'atteggiamento che ha tenuto. Ha fatto il reparto... no, è il reparto. Il reparto lo fa da solo. calciatore di una mentalità... la Juventus ha molti calciatori così, come ce li abbiamo noi. Quello che diventa fondamentale è il collettivo, è quella che ti può salvare sempre la squadra. Quando sei dipendente dal calciatore e succede che il calciatore la partita non la giochi il risultato te lo dà la squadra". 

LA DISTANZA DALLA JUVE - "Il napoli l'anno scorso ci è mancato un risultato. Per cui... quest'anno loro hanno fatto dei passai in avanti. Nel livellamento di quest'anno siamo stati più noi, che si tenta di andarla ad acchiapparla... loro ci hanno caricato una forza maggiore. però, nonostante questo, prima c'era meno distanza ma nella differenza che si vedeva era forse più evidente che ci fossero dei passi in avanti da fare. Ora sono uguali, ma è il livello del gioco e delle squadre che si sta alzando e che può andare a diminuire questa differenza". 

IL PUNTO DEBOLE DELLA JUVE - "Visti i punti di differenza che ci sono qualisasi cosa io dica può sembrare presunzione. Quello del'essere squadra che fa allo stesso modo per 90' può metterla in difficoltà. Se riusciamo a prendere campo per 90', a essere blocco squadra corta per 90'... possiamo creare qualche problema. Loro hanno vinto dominando e anche sapendo soffrire, si vede una forza differente rispetto a quello che è stato l'avversario. Loro la portano in fondo e dove vogliano andare.. però avendo più comportamenti, ecco, non è sempre quel timbro di Juve lì, è quell'11 forte individualmente che ti porta sempre a casa il vantaggio. C'è la tecnica dentro quel contesto lì, la qualità, la fantasia.. che può uscire da quella situazione e portare a casa il vantaggio dall'episodio. noi dobbiamo essere bravi a giocarla con blocco squadra e coraggio e teniamo sotto controllo gli specchietti retrovisori". 

MAROTTA - "Mi aveva dato nell'occhio una frase dell'Inter campus, che dice 'noi siamo fratelli del mondo'. Mi era abbastanza piaciuta, per cui sono andato ad informarmi sulla provenienza e l'origine sta nell'atto costitutivo dell'Inter del 1908. Questa notte stellata ci darà i colori e noi ci chiameremo Internazionale. perchè noi siamo fratelli del mondo. L'Interismo è questo, è guardare verso il cielo e verso il mondo. Marotta è uno di quelli che è già proiettato per quella che è la sua esperienza verso questo guardare in maniera profonda e distante".