Roberto Mancini, ct della Nazionale, in occasione dell'evento a Coverciano "Il Calcio e chi lo racconta", promosso da Figc e Ussi, ha parlato in conferenza stampa: "Il sorteggio di domenica è stato buono, era importante evitare la Germania. Poi le partite sono tutte da giocare, ad Atene o a Sarajevo non sarà semplice. Noi però dobbiamo proseguire sulla nostra strada".


"L'eliminazione dal Mondiale e quindi la delusione enorme che c'era stata. Bisognava tirare su il morale e questa cosa non è stata semplice. Però ho trovato aiuto da parte di tutti e l'abbiamo risolta abbastanza bene. Poi le prestazioni e i miglioramenti degli ultimi tempi ci hanno dato una mano. Da qualche anno non abbiamo quei fuoriclasse assoluti che l'Italia ha avuto per decenni, quindi dobbiamo portar su i più giovani cercando di fargli acquisire esperienza. Serve una Italia fatta da giovani e con una sua fisionomia".

"Il mio rapporto con le pagelle? Quando uno è giovane la prima cosa che va a vedere è il voto del giornalista, e poi il suo nome... Adesso non è più così".

"Tutti quelli che possono giocare l'Europeo Di Biagio li prenderà in considerazione, anche quelli che sono in Nazionale maggiore. La nostra Under 21 è già una squadra forte e giocheremo in Italia: Di Biagio sa di poter chiamare tutti tranquillamente".

"Quagliarella? Abbiamo intrapreso la strada dei giovani per cercare di rifare una Nazionale un po' diversa. I giovani però bisogna aspettarli e abbiamo bisogno anche di giocatori d'esperienza: noi ne abbiamo qualcuno. Nel caso di Quagliarella faccio un esempio: se arriviamo all'Europeo e Quagliarella è il capocannoniere del campionato di Serie A uno come lui può essere utile. In questa fare l'importante è che la squadra riesca a giocare molto e a creare molto".