I padroni di casa per cullare i sogni d'Europa, gli ospiti per trovare punti importanti nella lotta per non retrocedere: è questo il contesto del match del Tardini fra Parma e Chievo, una delle sfide della 15.a giornata di Serie A.

Con Grassi e Gervinho out, D'Aversa sceglie Rigoni a centrocampo e Di Gaudio in attacco anziché Stulac e Siligardi, in difesa c'è Bastoni con Gobbi inizialmente ancora in panchina. Risponde Di Carlo con Obi anziché Giaccherini e Stepinski in luogo di Meggiorini, con i secondi dati favoriti alla vigilia, sempre out Tomovic, squalificato Rossettini.

Non uno spettacolo indimenticabile quello dei primi quarantacinque minuti, compagini più impegnate a non prenderle che a darle, e così sono poche le emozioni. Ci provano di più i padroni di casa a cavallo del 25', ma prima Biabiany e dopo Barillà vengono fermati dagli interventi dell'attento Sorrentino.

Più divertente la ripresa, subito al 46' il vantaggio ospite: Pellissier lavora bene un pallone sporco dentro l'area, tiro-cross in diagonale da sinistra, distrazione della difesa di casa che si dimentica Stepinski solo in area, quest'ultimo ha vita facile nello spingere in porta lo 0-1. Il Parma si affida all'esperienza di Bruno Alves, è una punizione magistrale del portoghese a pescare l'incrocio dei pali sfruttando l'occasione creata dal fallo di Bani su Di Gaudio: 1-1 al 53'. Al 74' altra emozione: Depaoli, già ammonito, atterra ingenuamente un avversario, scatta il secondo giallo e conseguente espulsione. Episodio che dà la carica ai ducali che spingono ancora nel finale, occasione migliore all'87' per Inglese, palo clamoroso da buonissima posizione. Il risultato, però, non cambia più.

Un punto ciascuno, dunque, che non serve più di tanto a nessuna delle contendenti, anche se permette di muovere la classifica ad entrambe, un passo in avanti che, considerando come si erano messe le cose, può anche andare bene sia a D'Aversa che Di Carlo.