QUANTO SARA' PESANTE INDOSSARE LA NUMERO 10 - "Non mi pesa per niente, è solo un numero che usavo anche al Racing. Quando ho saputo che anche qui era disponibile l'ho preso, e sono molto felice di indossarlo". 

L'IMPATTO CON L'ITALIA - "E' andato tutto molto bene, i miei compagni mi hanno accolto al meglio. Un gruppo che sta lavorando sodo e per far fronte a tutti gli impegni, lavoriamo con grande impegno e concentrazione". 

UN CALCIATORE AL QUALE MI ISPIRO - "Radamel Falcao, mi piacevano i suoi movimenti e il suo stile". 

IN CHI MI RIVEDO - "Questo non lo so, so che dal primo momento in cui l'Inter è venuta a Buenos Aires mi è piaciuto da subito il progetto e ho preso questa decisione. Quello che ha influito maggiormente è che so di sfruttare le mie capacità per dare il meglio in questa squadra". 

NO A GRANDI CLUB COME REAL, ATLETICO E BORUSSIA  - "Si, ci sono stati contatti con il Racing mentre giocavo in Argentina. L'Inter è un ottimo club, anche Diego Milito me ne ha parlato, mi ha spiegato cosa significava l'Inter e così che dalla scorsa stagione mi è piaciuta l'idea di giocare nell'Inter". 

LE SCELTE DI SAMPAOLI - "Io mi sentivo pronto, ma la decisione dell'allenatore è stata di non convocarmi perchè è fatta di 23 giocatori, e ci sono giocatori che hanno giocato in Europa e che avrebbero avuto più possibilità di me. Sono qui per migliorare e ho la possibilità di farlo in una squadra importantissima".

ICARDI - "Con Mauro abbiamo parlato anche prima che io arrivassi qui, la settimana prima si è preoccupato, mi ha voluto sentire e lo voglio ringraziare pubblicamente. Voglio conquistarmi un posto da titolare, come facevo al Racing". 

SPALLETTI - "Sono stati molto belli questi nuovi giorni, ho incontrato i compagni, un gruppo a livello umano buono e importante. Ci stiamo allenando con tranquillità, allegria, con un allenatore che ha le idee molto chiare e ci stiamo preparando per la stagione per raggiungere i risultati che vogliamo". 

MILITO - "Mi ha aiutato tanto, ha reso la mia transazione più agevole. So cosa ha vinto qui all'Inter, a me non resta che fare il meglio per lasciare una buona immagine. Milito ha fatto un lavoro fenomenale, ma ora tocca a me". 

COSA MI HA ATTRATTO DELL'INTER - "Ricordo che stavo andando in Brasile per giocare la Libertadores, e ho visto che l'Inter stava perdendo una partita molto importante. Poi ci siamo resi conto che l'Inter aveva rimontato, ed è stata una gioia immensa perchè volevo giocare la Champions. Da quando sono arrivati a Buenos Aires sapevo di voler giocare qui". 

LAUTARO SULLE MAGLIA - "E' meno comune rispetto a Martinez".

IL SOPRANNOME 'EL TORO' - "Me l'hanno dato appena sono arrivato a Buenos Aires". 

DERBY DI MILANO - "Conosco benissimo le emozioni che si provano. L'ambiente che si respira in campo è ancora più forte. Conosco i derby italiani e so che le emozioni che proverò sono quelle che provavo in Argentina".