Nel secondo tempo della sfida di ieri il suo turno, nella seconda metà di gara, è puntualmente arrivato: Luka Modric è entrato in campo, e la notizia, per l’Inter, potenzialmente ha rischiato di essere uguale a quella che sarebbe stata data nel caso in cui fosse rimasto in panchina.
Luka Modric era complicatissimo ieri, e complicatissimo resta oggi. Traducendola in un gioco di percentuali, sempre caro al calciomercato, le possibilità che le ultime, scarse, 48h possano regalare il colpo croato all’Inter sono inferiori al 10%.
Quel che dovrebbe accadere, sostanzialmente, è uno scenario più o meno simile al seguente: Modric, al rientro oggi da Tallinn con il resto della squadra, dovrebbe pretendere un incontro con Florentino, ottenerlo - aspetto nelle ultime settimane divenuto una vera e propria impresa - e comunicargli in quella sede la sua volontà di lasciare irrimediabilmente il Madrid. A quel punto, nelle restanti ore, Inter e Real dovrebbero trovare un accordo di massima per il trasferimento e poi, stante la burocrazia, concluderlo.
Troppe difficoltà e troppi intoppi. Ma soprattutto, a mancare, sembrerebbero essere le basi concrete. Florentino non ne vuol sapere di cedere, e difficilmente lo farà dopo la sconfitta in una finale Europea persa contro gli eterni rivali dell’Atletico Madrid. La cessione di Modric sarebbe difficilissima da digerire, impossibile probabilmente da colmare. E già senza CR7 il primo assaggio del nuovo Madrid non ha per nulla convinto.