Leonardo Bonucci presentato nel primo pomeriggio, dopo il suo ritorno in bianconero. Le parole del difensore in conferenza stampa: "La Juve l'ho vista bene come sempre anche l'anno scorso. Vince perché ha una società e struttura solida. Sono contento di tornare e entusiasta di iniziare nuovo percorso con compagni vecchi e nuovi.

Voglio migliorare. Devo recuperare il tempo fuori da qui, che mi ha dato qualcosa a livello umano, ma mi ha tolto in merito di vittorie. L'unica risposta che poso dare è sul campo, con sacrificio, senso di appartenenza e fame.

Sono voluto tornare perché mi mancava casa. Ringrazio la società, l'allenatore e il mio agente che mi hanno permesso di essere qui. Ho tanto entusiasmo, voglia di migliorare e obiettivi da centrare.

Il rapporto con Allegri è ottimo, da persone intelligenti ci siamo stretti la mano e abbracciati. Ci siamo visti tante volte nell'ultimo anno. Un aneddoto: quando ho ritirato un premio a Londra, ho voluto dedicarlo ad Allegri perché è grazie a lui che sono migliorato in questi anni. 

Ho scelto di andare via dalla Juventus perchè le mie emozioni mi hanno portato a prendere quella decisione. Ho onorato e difeso la maglia del Milan come meglio ho potuto, da professionista. Poi con il tempo ho maturato la convinzione che le decisioni prese in un momento di rabbia non sono quelle giuste. Quel cambio, che pensavo potesse darmi qualcosa in più, non si è rivelato tale. 
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o avuto la fortuna, grazie alla società, il mio agente e il mister di poter tornare a casa adesso.

Capisco i tifosi, li rispetto e li ho sempre rispettati. A fine partita sono sempre il primo ad andare a ringraziarli. La mia decisione dell'anno scorso è stata molto emotiva, perchè sapevo che in quel momento non sarei stato me stesso. Capisco i tifosi e accetterò i fischi. Starà a me trasformarli in applausi. La mia risposta puo' solo essere sul campo, perché sono un professionista.

La Juve è stato tutto per me in questi anni. Sono cresciuto tanto e la società mi ha sempre fatto sentire il proprio appoggio. Ci eravamo lasciati con una stretta di mano e con un abbraccio con il Presidente. Ora mi sento migliore come uomo, devo recuperare come calciatore, ma ha la fortuna di potermi allenarmi con i migliori. Difenderò la Juve come ho sempre fatto, perché per me esiste solo la vittoria.

Io, il Milan e la Juve siamo stati tutti contenti di questa soluzione. L'obiettivo è quello di arrivare in finale a Madrid, di essere competitivi in ogni partita e giocarci ogni trofeo. Avevo offerte dall'estero, ma la mia volontà era solo di tornare qua, di tornare a casa.

Avere Cristiano Ronaldo dalla nostra parte ci aiuta. Se dovessimo incontrare il Real Madrid non partiremo 1-0 per loro. E' stimolante allenarsi con lui, non tralascia nulla, ci permette di alzare il livello ancora di più. La concorrenza qui è veramente stimolante. Ti spinge a dare il meglio sempre, perché hai davanti giocatori che possono farti fare brutta figura anche in allenamento.

Gattuso è una grandissima persona, mi ha dato tanto a livello umano. E' stata un'esperienza che mi ha fatto crescere e adesso sono pronto a dar tutto per la causa della Juventus. Sono juventino da quando sono nato e per me qua è essere a casa.

Lo sgabello? Sfatiamo un tabù: avevo un posto in fila, ma vivo la partita in maniera troppo nervosa. Perciò di mia spontanea volontà mi sono alzato e poi ho preso uno sgabello, che è stata poi la mia rovina. Di sgabelli a casa ne ho tanti ...".