Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ha così parlato in esclusiva a 'Il Corriere dello Sport'. Vi riportiamo uno stralcio dell'intervista: "Sono un attore e recito. Tutti recitano un copione, il copione della loro vita. Ho quattro milioni di persone che mi seguono, sono un selfie che cammina...

Ero un produttore da cinque, sei film l’anno e stavo benissimo. Ci hanno provato in tanti a spingermi nel calcio. Prima con la Salernitana. Ricordo che incontrai De Luca, due gorilloni mi accompagnarono da lui. Poi il Bologna, il presidente aveva avuto dei problemi, zero interesse. Avrei potuto puntare al Bari, mi avrebbero certamente ostacolato. Sono sempre stato un produttore indipendente e mi hanno sempre fatto la guerra: o non distribuivano i film miei oppure mi imponevano delle quote alte. Così ad un certo punto mi sono comprato il primo cinema.

Ad Aurelio De Laurentiis voglio bene, molto. Lui, però, mi è amico per interesse, io a titolo gratuito. Quando mi telefona dice “Bello, Massimetto mio” e io gli rispondo “Aure’, che te serve?”.
Lotito è il numero uno, il migliore. Ha un’intelligenza e una cultura superiori alla media. Quasi quanto me. Purtroppo, però, c’è Claudio, e Claudio è il più grande nemico di Lotito
".