Leonardo - Marotta - Paratici. Contatti fitti, fittissimi, nelle ultime 48 ore, che coinvolgono inevitabilmente anche Riso (agente di Caldara), Lucci (agente di Bonucci, che ha chiesto ufficialmente la cessione) e Higuain Sr. 

BONUCCI IL PRIMO TASSELLO A MUOVERSI - Il primo a muoversi è stato Lucci, che peraltro oggi tornerà da Lisbona dove s'è recato ieri per recepire la proposta dello Sporting per un altro suo assistito, lo svincolato Badelj, che interessa anche al Milan nel momento in cui dovesse riuscire a piazzare Montolivo, fuori dal progetto tecnico. Obiettivo: soddisfare le richieste del capitano rossonero, che alle porte dei 32 anni evidentemente ha deciso di tornare a Torino e a giocarsi la Champions: un obiettivo che non ha raggiunto nel suo primo e unico anno rossonero, e che ritroverebbe, da protagonista, a Torino in quella sorta di selezione all-stars che sta mettendo in piedi Marotta. E che prevede un asse di calciomercato mai così fitto con Casa Milan. Per Leo l'offerta ufficiale del PSG, che voleva mettere sul piatto Thiago Silva, valutato 12 milioni,non è ancora arrivata. Meglio, quindi, accettare il ritorno (rumoroso, visto come s'è lasciato con tifoseria e allenatore) a Torino, dove ancora la sua famiglia è ben radicata e dove, soprattutto, non ci sarebbero problemi a confermare il suo pesantissimo (14 milioni lordi l'anno) ingaggio. D'altra parte il Milan deve ancora pagare due delle tre tranches previste per il suo trasferimento, per un totale di circa 28 milioni. L'operazione di riappacificazione tra Leo, i suoi vecchi compagni e l'allenatore, in ogni caso, è già cominciata da tempo tramite i contatti personali e le telefonate. 

HIGUAIN LA GARANZIA DEL DIAVOLO - Via Kalinic, via Bacca, anzitutto. Non sarà facile, ma a costo di svenderli il Milan deve fare posto ad un solo, grosso arrivo davanti. Che prima era stato identificato in Falcao, poi in Morata: entrambi obiettivi di Mirabelli, che da ieri però ha fatto il suo tempo. Leonardo preferisce il Pipita, che in Serie A è una certezza (111 gol in 177 partite). Valore di mercato, 60 milioni. Ingaggio: 7.5 più bonus. Quanto Bonucci. Che per il Milan vale ancora 40 milioni (un anno fa venne preso per 42). Scambio alla pari? No, impossibile. Con conguaglio? Sì, di una ventina di milioni circa. Ne gioverebbe, in ogni caso, il Milan (vota qui). Che però prima di ritrovarsi con un titolare in meno, vuole cautelarsi. E allora, sotto con Caldara. 

CALDARA E DIFESA GIOVANE - La Juventus, per Caldara, ha già detto no al Borussia Dortmund. Il ragazzo, però, sa che a Torino oggi è solo la terza-quarta scelta: davanti a lui ci sono sia Benatia che Chiellini. E se tornasse anche Bonucci, anzi, sarebbe direttamente l'ultima. Da qui l'ipotesi Milan, che ieri non ha scartato, demandando piuttosto la scelta al suo procuratore. Quel Beppe Riso che al Diavolo da anni cerca di portare alcuni dei suoi ragazzi - Jankto e Baselli, per dirne un paio - e che ha iniziato a muoversi per capire le prospettive di trasferimento. La Juventus ha accettato di dare al Milan quello che sarebbe il suo titolare indiscutibile, al fianco di Romagnoli e del suo ex compagno Conti. Lo valuta 35 milioni, può arrivare a 32-33. Ma solo se il Milan concederà il famigerato diritto di riacquisto che ha già applicato a Mandragora e chiede di apporre anche sul contratto di Pjaca. Pjaca, appunto, che oggi è in trattativa con la Sampdoria ma che due anni fa fu vicinissimo proprio al Milan. 

PJACA, SILVA, BENATIA. E MONTOLIVO - I contatti tra le parti continuano anche oggi. In serata è previsto un altro incontro tra Leonardo, Marotta e Paratici, che stanno cercando di chiudere il cerchio. Il problema restano le valutazioni dei diversi calciatori: per Higuain e Caldara la Juventus non accetterà meno di 90 milioni, 37-38 dei quali possono rientrare dal cartellino di Bonucci. Ne mancano una cinquantina: non pochi. Ma tra le parti si parla anche di altro: di Pjaca, che sarebbe il sostituto ideale sia di Suso che di Calhanoglu, e di Benatia (valutato 20 milioni), che se il Milan non accettasse la recompra di Caldara, verrebbe inserito nella maxi trattativa al suo posto. Ma c'è dell'altro. Ad Allegri non dispiacerebbe ritrovare Montolivo, in uscita ed a costo praticamente pari a zero: nel pomeriggio odierno non a caso il suo procuratore Branchini s'è recato a Palazzo Parigini, sede operativa meneghina della Juve [AGGIORNAMENTO 18:01]. 

E poi ci sarebbe André Silva: anche lui è sul mercato. Con Higuain e Cutrone, d'altra parte, il reparto sarebbe al completo ed a quel punto ci sarebbe da fare cassa anche col giovane portoghese, assistito e portato in Italia da quel Mendes che a Torino ha già fatto sbarcare Cancelo e Ronaldo. Già, Cristiano, che di André è mentore e "protettore" in Nazionale, e che con lui potrebbe dividere il ruolo di centravanti o affiancarlo per una pronta rinascita. Al Milan converrebbe inserirlo in uno scambio, alla Juventus converrebbe ritrovarsi in casa un centravanti giovanissimo, che non darebbe fastidio a Ronaldo, e che svecchierebbe un reparto che, in quel ruolo, ha solo ultratrentenni. 

RICERCA DELLA QUADRA - Ci sono quindi almeno sei calciatori sul piatto. Ognuno con pretese, ingaggi e valutazioni diverse. Non sarà facile per Marotta e Leonardo soddisfarli tutti, contemporaneamente adeguando le proprie esigenze di bilancio e quelle tecniche. La cosa più importante, in ogni caso, si è smossa: la disponibilità di Caldara, Bonucci e Higuain, oltre che di Silva e Pjaca, a cambiare squadra e scambiarsela. Ora si passa al tavolo delle trattative ed alle cifre. Non c'è fretta, ma neanche lassismo: il Milan ha difatti iniziato questa sessione di mercato con un mese e mezzo di ritardo, e non vuole più perdere tempo. La Juventus, dalla sua, non ne ha mai perso. Anzi.