Sarà tra poco ufficiale il maxi scambio tra Milan e Juventus che ha portato Caldara e Higuain in rossonero e Bonucci più soldi in bianconero. Uno scambio che accontenta entrambe le squadre che avevano esigenze tecniche molto diverse. La Juve doveva cedere un attaccante importante dopo l'arrivo di Cristiano Ronaldo, e la scelta tra Dybala e Higuain non poteva che cadere sul secondo, e doveva inserire un leader difensivo, Bonucci, lo stesso che Benatia ha dimostrato di non poter sostituire. Certamente cedere il marocchino oppure Rugani, che rischia l'ennesima stagione da quarto centrale, sarebbe stato meglio, ma in uno scambio è impensabile ottenere a favore tutto.

Il Milan dal canto suo ha dovuto rinunciare a Bonucci, l'ormai ex capitano, fondamentale nella crescita di Romagnoli. Ma è riuscito a ottenere Caldara, uno dei difensori centrali più promettenti su piazza e soprattutto il 9 più completo e quello che ha fatto meglio negli ultimi tre campionati, Gonzalo Higuain. Nello scambio, l'argentino è il giocatore che più sposta l'asticella verso l'alto, quello che da solo può cambiare gli obiettivi del Milan.

Arriva un fuoriclasse in attacco a sei anni dall'addio di Ibrahimovic e il merito è soprattutto di un altro fuoriclasse, quello seduto dietro una scrivania: Leonardo Nascimento de Araujo. Arrivato al Milan nel periodo più nero, senza il favore di una parte, seppur minima, di tifosi, con poco tempo per operare e con una richiesta di cessione da parte del giocatore più rappresentativo, Leonardo ha fatto il meglio possibile, anzi, il meglio impossibile perfino da pensare, almeno fino a qualche tempo fa.

Anche dopo la sua conferenza stampa nella quale ha parlato del desiderio di Bonucci di andar via e di impossibilità di colpi importanti. Ci ha fatto credere che questo sarebbe stato un anno di transizione per il Milan, l'ennesimo. Invece ha sfruttato la richiesta di Bonucci per rimettere i rossoneri in scia per il quarto posto, che però resta difficilissimo vista la concorrenza.

Infatti adesso bisogna completare l'opera, sfruttando l'onda lunga dell'entusiasmo ritrovato. Servirebbero due o tre giocatori, oltre a varie cessioni, e molto dipenderà dalla posizione in cui Gattuso vorrà mettere Calhanoglu, uno dei leader tecnici di questo Milan. Se lo confermerà mezz'ala come visto in questo precampionato allora si punterà forte su un'ala sinistra, altrimenti caccia al centrocampista di qualità. 

Quindi un altro grande colpo e un paio di assestamento (alternative a centrocampo e in attacco come potrebbero essere Samassekou e Bernard). Ci si penserà da domani fino al 17 agosto, oggi è un giorno di festa per i rossoneri che finalmente possono tornare a sperare in grande grazie a Leonardo.