Classe 1957, Fulvio Collovati è entrato ormai da tanti anni nell'immaginario collettivo del tifoso italiano come uno dei simboli più vincenti del calcio tricolore, logica conseguenza del Mondiale conquistato in Spagna nel 1982. Milan, Inter, Udinese, Roma e Genoa la sua carriera come squadre di club, ora si dedica a diverse attività private garantendo anche la sua presenza in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche.

#1 - Fulvio, si sono chiusi pochi giorni fa i Mondiali in Russia: ti sono piaciuti?

"Alla luce di quello che abbiamo visto, ritengo che sia stato un mondiale deludente e scadente per qualità di gioco. Hanno prevalso le difese, non a caso il 70-80% dei gol sono arrivati su palle inattive. Tutte le stelle, a parte Mbappé, hanno deluso: mi aspettavo molto di più da Neymar e Messi in particolare. E la stessa Francia, che ha meritato di vincere, ha giocato un po' all'italiana: palla lunga ai velocisti e pedalare. Se non altro ha avuto il merito di essere la più costante".

#2 Passiamo alla prossima Serie A: la Juventus è destinata a stravincere con CR7 o ci sarà una sorpresa ed eventualmente chi?

"Sull'impatto di Ronaldo nel nostro campionato sarei molto cauto: l'anno scorso nella Liga è stato spesso fatto riposare per preservarlo per la Champions, la Juventus dovrà giocare tantissime partite per cui non è detto che il portoghese sarà sempre presente. E' chiaro che se poi dovesse accadere il contrario, non ci sarebbe storia: i bianconeri hanno ulteriormente aumentato il gap sulle avversarie, Napoli e Inter le vedo un gradino davanti rispetto al gruppo delle altre inseguitrici".

#3 - La tua vita adesso: cosa fai, dove vivi, come si sviluppa la tua giornata?

"Ho una società di pubblicità riservata alle tv, sono spesso ospite come opinionista di diversi programmi su Rai, Mediaset e Canale 21".

#4 - I social network: li usi? Se sì, quali? Che rapporto hai oggi con i tifosi, tanto nella vita reale quanto a distanza, mediante la rete?

"Ce li ho tutti, ma sinceramente faccio fatica a starci dietro costantemente. Ormai sono una parte importante della nostra vita, però non ce la faccio a postare contenuti ovunque ogni giorno...".

#5 - Una squadra, un compagno, un allenatore e un Presidente che ti è rimasto nel cuore

"Il Genoa; tutti i compagni della Nazionale del 1982; Bearzot e Liedholm; Pellegrini dell'Inter e Spinelli del Genoa".

#6 - Quale l'aneddoto calcistico più folle, curioso, strano della tua carriera?

"Ricordo che dopo aver vinto la finale dei Mondiali, Bearzot non gioì con noi. Quando gli chiesi il motivo, mi rispose che stava ancora male ripensando alle critiche ricevute nei giorni e nelle settimane precedenti. Questo per farvi capire la caratura dell'uomo, l'impressionante etica del lavoro che aveva: non smetteva di pensare al negativo anche in un momento simile".

#7 - In carriera chissà con quanti moduli di gioco sarai stato impiegato. Ma qual è il tuo preferito e perché?

"Non ho un modulo preferito: per carattere sono come Conte, tatticamente mi rivedo molto in Allegri che cambia spesso in base alle situazioni e alle contingenze".

#8 - Qual è la partita che avresti voluto giocare nella storia del calcio?

"Senza dubbio una finale di Champions: non l'ho mai giocata".

#9 - C'è un rimpianto nella tua carriera? Oppure qualcosa che hai fatto ma che se tornassi indietro cambieresti?

"Non ho rimpianti. Certo, sarei potuto restare per 20 anni al Milan e poi sono andato all'Inter. Ma erano epoche diverse, non c'erano gli sceicchi come oggi, sono contento di aver fatto questa scelta. Purtroppo sono capitato nel ciclo giusto per la Nazionale ma non per le squadre di club".

#10 - Primo consiglio ai fantallenatori: un portiere su cui puntare nella prossima stagione

"Meret".

#11 - Secondo consiglio ai fantallenatori: un difensore su cui puntare nella prossima stagione

"Cancelo".

#12 - Terzo consiglio ai fantallenatori: un centrocampista su cui puntare nella prossima stagione

"Fabian Ruiz".

#13 - Ultimo consiglio ai fantallenatori: un attaccante su cui puntare nella prossima stagione

"Lautaro Martinez".