Fischiatissimo a Lecce al momento del suo ingresso in campo con il Lione: è questa l'ultima immagine di Joao Mario con la maglia nerazzurra, nel bel mezzo di un'estate iniziata con una sua intervista ed un messaggio chiarissimo (e mal digerito dai tifosi), "il mio ciclo all'Inter è finito". La realtà dei fatti, invece, è ben diversa: se da un lato il prestito al West Ham sembrava aver giovato al giocatore, protagonista della salvezza della squadra inglese, dall'altro, nonostante un Mondiale che lo ha comunque visto tra i più utilizzati dal ct del Portogallo, offerte concrete per Joao Mario non sono arrivate. L'ultima, quella del Betis, non è arrivata ad uno stadio così concreto tale da poter considerare il giocatore vicino alla cessione, al punto che poi il club spagnolo ha preferito virare su Rafinha, riabilitato proprio dall'Inter negli ultimi sei mesi dello scorso campionato.

E' così che a pochi giorni dalla fine del mercato in entrata anche per il campionato francese, tedesco e spagnolo, il futuro di Joao Mario, per certi versi incredibilmente, sembrerebbe essere legato ancora all'Inter.

Il compito di Spalletti è arduo. Sia perchè la prima missione sarà quella di un recupero psicologico, sia perchè in questo momento trovare una collocazione tattica al portoghese diventa complicato. Eppure, per certi versi, indispensabile: Lautaro Martinez ha mostrato tutti i suoi limiti come trequartista, e oltre a Nainggolan, al momento, l'Inter non ha in rosa un giocatore capace di funzionare da vice Ninja. 

POCHI CENTROCAMPISTI - Quelli a disposizione sono appena 5: Gagliardini, Brozovic, Vecino, Valero e, appunto, Nainggolan. 3 di 5 sono espressamente votati a giocare più vicino alla difesa che all'attacco, il quarto, Borja Valero, difficilmente potrebbe garantire una sostituzione continua, e si candida ad essere più uomo dei 20 minuti finali. Potrebbe essere proprio Joao Mario, allora, a rappresentare quel tassello che in questo momento manca ai nerazzurri.

IL FANTACALCIO - Il suo acquisto resta relegato alle leghe con almeno 10 partecipanti, e che magari hanno un numero di centrocampista da poter prendere di almeno 9. In quel caso, specie se in rosa dovesse essere acquistato Nainggolan, un'idea potrebbe essere quella di investire un credito proprio su Joao Mario, dai più considerato fuori rosa - un qualcosa di seccamente smentito da Spalletti che ha spiegato di come il portoghese stia lavorando a parte a causa di qualche acciacco - e che magari, non subito ma da ottobre in poi, potrebbe rappresentare una pedina importante nelle turnazioni operate da Spalletti in vista della Champions. Ammesso e non concesso, ovviamente, che il portoghese non venga venduto in questi ultimissimi giorni di mercato: vale la pena rischiare?