Stanno facendo il giro del mondo, da ieri sera, le immagini di Nordin Amrabat, critico come pochi nei confronti dell'arbitraggio in Spagna-Marocco (2-2), che è valsa l'esclusione dal Mondiale per la nazionale nordafricana, e il passaggio del turno, last minute, per gli iberici. Contestatissimo il gol di Iago Aspas, peraltro bellissimo, di tacco: non era in fuorigioco (come verificato in sala VAR), il talento delle furie rosse, che però veniva percepito in posizione irregolare dai marocchini. Amrabat a fine gara, in favore di camera, s'è lasciato andare ad un evidentissimo "VAR is bullshit", traducibile come: "Il VAR è una porcheria" o, peggio ancora, una "str***ata".

Parole che stanno facendo il giro del web, vista anche la veemenza con cui sono state proferite, e che hanno riaperto inevitabilmente il dibattito sulla tecnologia, che in realtà ha risolto, con esiti soddisfacenti, già diversi episodi anche nell'anno del suo debutto nella kermesse mondiale.

Ma chi è Nordin Amrabat, l'uomo della contestazione? 31 anni, roccioso centrocampista esterno olandese naturalizzato marocchino, gioca nel Leganés, in prestito dal Watford. Fratello maggiore di Sofyan, anch'egli calciatore ma nel Feyenoord, Amrabat ha fatto una lunga carriera iniziata nei dilettanti del De Zuidvogels, pur avendo trascorso un triennio nelle giovanili dell'Ajax. Poi SV Huizen, Omniworld, PSV Eindhoven, Kayserispor, Galatasaray e Mqlaga, prima di andare al Watford per 8.5 milioni nel 2016. Aveva già fatto parlare molto, di sé, dopo la sfida Mondiale contro il Portogallo, quando aveva rivolto un appunto all'arbitro di gara Geiger: "Sinceramente non so cosa faccia di solito, però ho visto che è rimasto veramente impressionato da Cristiano Ronaldo. E poi ho sentito dire da Pepe che ha chiesto la sua maglia prima dell’intervallo… Ma di cosa parliamo? Questa è la Coppa del Mondo, non è un circo! Comunque andiamo a casa a testa alta, abbiamo dominato il Portogallo. Incredibile non essere riusciti a segnare nemmeno un gol...". 

Ieri il Marocco c'è riuscito, anzi: a pochi istanti dalla fine era in vantaggio contro la strafavorita Spagna, e stava quasi facendo fuori le furie rosse (in caso di pareggio dell'Iran la Spagna sarebbe finita terza nel girone) dopo il 2-1. Poi la giocata di Aspas, che ha reso vano anche il rigore del pareggio di Ansarifard. E la contestazione, sotto gli occhi del mondo intero, dell'irrequieto Amrabat.