Francia e Argentina si sono sfidate ai primordi del campionato del mondo. La prima edizione, quella uruguaiana del 1930, in celebrazione della costituzione promulgata un secolo prima. L’Albiceleste e i transalpini si affrontarono dopo il successo dei francesi sul Messico, per 4-1. A Montevideo, però, la Francia fu sconfitta dagli argentini per 1-0, grazie a un goal di Luis Felipe Monti, doble ancho, “armadio a due ante”. Così è stato soprannominato l’unico calciatore nella storia dei mondiali ad aver disputato due finali con due maglie diverse. Monti, infatti, dopo aver giocato la finale del 1930 con l’Argentina, disputò il mondiale dell’edizione successiva, nel 1934, stavolta con la maglia dell’Italia, dopo essere stato naturalizzato. Monti fu tra i protagonisti del mondiale che vide la nazionale italiana conquistare il suo primo titolo mondiale.

Centrocampista, nato a Buenos Aires, ha militato a lungo nella Juventus, dal 1931 al 1938, conquistando quattro titoli nazionali. Fu dunque lui, nel 1930, a decidere la prima partita giocata dall’Argentina in un campionato del mondo. Torneo che poi vide i sudamericani sconfitti in finale dall’Uruguay padrone di casa.

Albiceleste e francesi si sono nuovamente incontrate al mondiale in occasione del campionato del ’78, disputato proprio in Argentina. Il gruppo 1, formato dai padroni di casa, dalla Francia, dall’Italia e dall’Ungheria, si rivelò il più duro di tutto il tabellone. L’Italia, che non partì coi favori del pronostico, sorprese tutti raggiungendo il primo posto a punteggio pieno. Argentina-Francia si giocò a Buenos Aires. Dopo il vantaggio per l’Albiceleste firmato da Passarella su calcio di rigore, la Francia raggiunse il pareggio con un goal in mischia di un giovane Platini. Dopo una grande occasione sprecata dai francesi, Luque riportò in vantaggio l’Argentina con un grande tiro da fuori area. La gara si concluse con il risultato di 2-1 per i padroni di casa che, al termine del girone, si qualificarono insieme all’Italia. Quella Coppa del Mondo, passata alla storia come il mondiale della dittatura argentina, vide l’Albiceleste conquistare il suo primo titolo.

Argentina e Francia si ritrovano a confrontarsi nel mondiale russo, stavolta per una gara che non ammette repliche e appelli. L’eliminazione diretta impone prudenza tattica a due formazioni che arrivano al primo turno eliminatorio con stati d’animo diversi. I sudamericani si sono qualificati con molta sofferenza, senza giocare bene e con tante polemiche, soprattutto a causa delle scelte poco apprezzate dell’allenatore Sampaoli. La Francia, invece, ha vinto il girone e ha convinto per il suo gioco non di certo spettacolare, ma di certo incline ad assecondare le caratteristiche e le propensioni dei suoi uomini più rappresentativi. Una nazionale francese con un parco attaccanti di prima scelta. Mbappé e Griezman su tutti, con Giroud potenziale prima punta in un assetto di gioco in cui ad agire dietro il centravanti sono tre attaccanti veloci, in grado di muoversi sia da punte che da trequartisti. Dembélé e Mbappé sono le fonti di creatività e imprevedibilità, per una squadra giovane, ma i cui calciatori, nonostante l’anagrafica, vantano già una grande esperienza internazionale.
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Varane e Umtiti in difesa compongono la linea centrale difficile da perforare. Di Maria, Messi e Agüero dovranno trovare le giuste soluzioni per scardinare un reparto difensivo in grado di fronteggiare il forte attacco argentino. L’Albiceleste, fino a questo momento, ha sofferto le situazioni di pressione. Ogni volta che gli avversari sono riusciti a imporre il proprio gioco, gli uomini di Sampaoli sono andati incontro a momenti di evidente sofferenza tattica.
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Mascherano avrà un compito arduo, mentre Banega sembra essere l’uomo in condizione di poter innescare Messi e gli altri attaccanti. Gli inserimenti di Rojo, difensore col vizio del goal, potrebbero rivelarsi utili, sebbene centellinati dalla necessità di non perdere d’occhio la linea offensiva transalpina. Francia-Argentina forse è l’ottavo più suggestivo del tabellone che, di fatto, ai quarti di finale dovrà sicuramente fare a meno di una grande protagonista.