Mentre la situazione societaria continua a complicarsi, e nomi nuovi compaiono all'orizzonte verso cui si incamminano Li e Elliott, il Milan pensa su anche al mercato. Che, però, in ogni caso dovrà essere autofinanziato con le cessioni: Suso, Donnarumma, André Silva, Musacchio e probabilmente anche Rodriguez sono i nomi segnalati in uscita; con due priorità a fare capolino. Una è Gustavo Gomez, che dopo quasi un anno di travaglio ha trovato il modo di partire (va al Boca per 6 milioni più percentuale di rivendita: non c'è ancora però accordo sull'ingaggio e oggi sarà in ritiro a Milanello).

L'altro, autore di una stagione rossonera e un Mondiale assolutamente tragici, è Nikola Kalinic: 20 milioni la richiesta del Milan, che ha già decisa di venderlo, e che aspetta che il suo agente arrivi con una proposta già accettata dal suo assistito per definire il trasferimento. Così ad AS Tomislav Erceg: "Kalinic è consapevole dell'interesse di diverse squadre, ma deve aspettare e vedere cosa decide il Milan. L'Atlético è interessato, non possiamo nasconderlo, ma c'è anche il Siviglia. Ci sono quindi diverse opzioni. Nikola sa quanto sia competitivo l'Atlético con un grande allenatore come Simeone al timone, ma al momento non è solo nelle nostre mani la decisione: una volta che si sarà espresso il Milan, valuteremo". 

Il problema che Erceg non riporta direttamente sta nella modalità d'acquisto proposta dai colchoneros, che si fermerebbero al prestito con opzione di acquisto. Mirabelli, dalla sua, pretende l'acquisto a titolo definitivo o l'obbligo di riscatto a determinate condizioni. I contatti proseguiranno già oggi: la priorità è vendere Kalinic, per provare quanto meno a far partire una sessione di calciomercato che per adesso, al netto delle acquisizioni a zero, di fatto non è esistito. Se non nelle intenzioni: Zaza, già individuato come erede di Kalinic, ha già detto sì al ritorno in Italia ma nel frattempo oggi inizierà il suo ritiro col Valencia.