Una Premier League da conquistare gestendo i 15 punti di vantaggio sul Manchester City con appena 9 partite da giocare, poi spazio alla programmazione futura, ma ancora tanta incertezza a causa dell'emergenza Coronavirus: è questa la situazione attuale in casa Liverpool. A fare il punto della situazione è Jurgen Klopp, allenatore dei Reds, intervenuto ai microfoni di Sky Sports UK.

Klopp: "Nessun obbligo mio e della società"

Queste le sue parole: "Prima di cominciare gli allenamenti ho detto a tutti i miei calciatori di fare una libera scelta, e di non sentirsi obbligati a farlo. Di solito quando firmano un contratto devono rispettare poi le indicazioni mie dal lato tecnico e della società in generale, ma in questo caso non devono sentirsi obbligati a stare qui. Non ci saranno punizioni, è una decisione soggettiva e la rispetteremo al 100%. Al primo allenamento sono arrivato già in uniforme ovviamente e mi sono sentito come un poliziotto. E' stato speciale tornare al lavoro e rivederli tutti, molto bello. C'erano già i primi 10 giocatori, divisi in due gruppi da 5, che si sono allenati insieme su campi diversi e distanti l'uno dall'altro. I ragazzi hanno avuto la pausa più lunga di sempre, circa nove settimane, di solito ne hanno due. Dobbiamo abituarci a tutto questo, ma le prime impressioni sono positive".