Urbano Cairo, presidente del Torino, è intervenuto in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore sportivo dei granata: Vagnati. Queste le sue dichiarazioni.

Torino, le parole del presidente Cairo

"E' bello tornare qui allo stadio, l'ultima volta che sono stato fu il 7 marzo per un'amichevole contro l'Alessandria. Mi ero detto di venire più spesso a Torino per stare con la squadra e incitare i ragazzi, poi purtroppo il problema è cresciuto ed è stato attuato il lockdown. 

E' una situazione grave anche dal punto di vista economico. Se riuscissimo ad arginare le cose, tutto sarebbe più controllato per ripartire in sicurezza".

Sul nuovo ds Vagnati

"Siamo qui per presentarlo, sono contento di poterlo fare. Sono sincero: mi stava un po' sulle palle. Nel 2016 ci incontrammo quando il nostro portiere era Alfred Gomis: prendemmo Hart, con Vagnati si mise a trattare Petrachi. E' stata durissima, mi è stato subito antipatico. 

Ma quando incontro persone che mi fanno disperare dal punto di vista delle negoziazioni, mi è subito sembrato bravo. Nel tempo abbiamo fatto altre operazioni, come Bonifazi e Valdifiori. Ci siamo conosciuti e ne è nato un rapporto positivo. Ho pensato a lui per ciò che voglio per il prossimo anno, tutto è nato così. E' giovane, è affamato e voglioso di fare bene. Ma ha anche umiltà e atteggiamento giusto, non fa voli pindarici ma sta con i piedi per terra. Ci vuole sempre, è una caratteristica che piace anche ai nostri tifosi".

Sulla rosa e sulla stagione disputata fin qui

"Dobbiamo far rendere al meglio i giocatori. Negli anni passati le rose hanno dato probabilmente più di quanto avessero, tranne forse l'ultimo anno di Ventura. Con Mihajlovic eravamo partiti bene, con Mazzarri l'anno scorso un campionato di grande livello. Quest'anno abbiamo iniziato prima, con l'inciampo di Wolverhampton che era la squadra peggiore che ci potesse capitare, e in campionato troppi up and down: rispetto agli investimenti fatti e al monte stipendi, la squadra non ha dato quanto ci saremmo aspettati. Tutti hanno responsabilità, anche la società, ma non so cosa sia successo. Eravamo rafforzati rispetto a un anno fa e abbiamo visto soltanto a sprazzi le qualità che abbiamo. Con la maglia del Toro non arrivano automaticamente i punti, anzi forse è più difficile".

Sul futuro del campionato 

"Navighiamo a vista, sono ripresi gli allenamenti collettivi. Bisogna capire quali saranno le decisioni del Governo sulla ripartenza e se ci potrà essere, e poi altri cose nel caso in cui ci fosse un altro stop. Si leggono tante cose, deve essere tutto ben codificato e regolamentato per potersi organizzare. Cambiare le regole in corso non è mai una cosa giusta, i play-off e play-out avvengono in altri campionati e altri sport e non condivido il fatto di modificare le cose. Non penso sia giusto. Vedremo cosa succederà, oggi è difficile dirlo".

Sul cambio ds a stagione in corso

"Anche prima della fine di maggio è il momento in cui un ds comincia a lavorare per la nuova stagione. Si può decidere di tenere tutti i giocatori, ma ci vuole la capacità di gestire chi magari ha vedute diverse. Non è più il calcio di una volta che le rose restavano le stesse per diversi anni. Ringrazio la Spal per avere lasciato subito libero Vagnati, così può conoscere tutto l'ambiente fin da subito. C'è bisogno del suo supporto fin da subito, credo sia un buon modo per ricominciare per chiudere bene e ripartire ancora meglio".

Sul calcio senza tifosi

"Non mi fa effetto, mi adatto velocemente alle situazioni e ai momenti. Speriamo di poter riprendere al più presto una vita normale, ma è una situazione senza precedenti. E' dall'8 marzo che ogni sera vado al Corriere per stare vicino al Direttore dandogli il mio appoggio. Tutti devono sapere che il loro editore è in prima linea, questo è un valore importante. Dobbiamo adattarci al meglio alle situazioni. Il popolo italiano è stato straordinario, ha avuto grande coscienza civica. Il nostro paese potrà ripartire bene, abbiamo imprenditori con grande creatività. Tutto riprenderà alla grande, io ci credo e continuo a lavorare in questa direzione".

Sui calciatori in scadenza

"Abbiamo Ansaldi e De Silvestri, Vagnati è in contatto con loro e cercheremo di concludere al meglio e di prolungare con entrambi. Ciò che conta è gestire bene quelli che abbiamo e tutti loro devono dare qualcosa in più. Devono riabilitare una stagione che poteva essere meravigliosa ma non lo è stato. C'è ancora a disposizione un terzo di campionato, una sorta di mini-torneo, in cui si possono fare bene le cose. Ma per avere risultati bisogna lavorare in maniera incredibile, riprendere il discorso della scorsa stagione".

Belotti (Getty Images)