German Pezzella, capitano della Fiorentina e trovato positivo al coronavirus a marzo, sta bene ed è guarito. Ora il difensore è pronto a tornare in campo, con la speranza di riprendere il campionato a giugno.

Intervistato da La Nazione, Pezzella ha dichiarato: “Mi è rimasta la paura iniziale, la consapevolezza che bisogna stare molto attenti, che non bisogna sottovalutare nulla ma anche l’affetto di tutte le persone che mi sono state vicine, i miei familiari, la società, tutti. Mi rimane la forza che mi sono fatto e che mi hanno dato tutti. E mi rimane una grandissima voglia di giocare a calcio“.

Il ritorno della Serie A 

"Penso che sarà bellissimo tornare a giocare, ma con le giuste condizioni di sicurezza sia per i calciatori che per tutti gli addetti ai lavori. Noi eravamo in crescita, stavamo ottenendo una certa continuità di risultati, spero in un un bel finale“. 

Sul futuro, la dirigenza viola e i compagni di squadra

"Nel calcio non si può mai affermare nulla con certezza. Ma non ho mai nascosto che Firenze e la Fiorentina sono nel mio cuore. Qui sto davvero bene, ho trovato la mia dimensione ideale. 
Il presidente Commisso è una persona fantastica. Durante tutto questo periodo mi è stato davvero vicino, mi chiamava spesso per sapere come stessi e mi ha fatto piacere. Anche con il dg Barone ed il ds Pradè così come con il resto della società il rapporto è stupendo. Con me si sono comportati in modo egregio. 

Come capitano ho un rapporto ottimo con tutti, devo rappresentarli. Poi è normale legare di più con Badelj o Benassi, con i quali abbiamo un vissuto molto forte o con Caceres e i i sudamericani. Poi c'è Milenkovic che è molto giovane, ma forte e con ampi margini di crescita". 

L'avversario peggiore incontrato 

Non mi piace parlare di avversari scorretti. In campo ognuno dà tutto per la propria squadra, nessuno gioca per far male. In A penso a Lukaku e Cristiano Ronaldo“.