Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: 

Nazionale, le parole di Mancini

"Come finirà all’Europeo? Beh, intanto speriamo che gli avversari ci sottovalutino un po'. Partendo con molta umiltà, diciamo a fari spenti, la Nazionale potrebbe andare lontano. Molto lontano.

Stiamo lavorando al presente, ma sempre con uno sguardo al futuro, studiando anche i profili più giovani; è bello valorizzare i talenti che tra un anno e mezzo potranno esordire in Serie A. E poi magari anche con la nostra maglia. Detto ciò, per il grande impegno imminente, le scelte sono ormai fatte: la rosa è quasi al completo".

Florenzi via e Emerson Palmieri gioca poco?

"La squadra è impostata, la considero solida: tutti i miei calciatori sanno bene quello che devono fare. Spero che gli avversari ci sottovalutino, questo aspetto potrebbe essere un’arma a nostro favore. Nel frattempo dobbiamo cercare di migliorare e crescere: abbiamo ancora qualche mese per lavorare". 

Serie A?

"È un campionato bellissimo, con tre squadre in un punto. E con ancora tutti gli scontri diretti da giocare. PEr la Juve dopo tanti anni di vittorie è normale attraversare un momento più complicato, anche perché la Juve ha cambiato l’allenatore e anche diversi giocatori. In Italia siamo abituati subito a esagerare dopo una sconfitta. La squadra di Sarri rimane la squadra più forte. L’Inter e la Lazio sono state brave ad approfittare della frenata della Juventus: se riuscissero a rimanerle agganciate potrebbero giocarsi il titolo. La Lazio è la sorpresa: domenica affronterà l’Inter in una sfida importantissima".

 

Mancini (Getty)