Troppa Inter per la Spal. Al Mazza è 0-4 per la squadra di Conte, spinta da un super Sanchez (gol e assist). In gol anche Candreva, Biraghi e Gagliardini per il poker finale. Inter che sale al secondo posto; Spal sempre più vicina alla B.

PRIMO TEMPO - Di Biagio vuole cercare di salvare la panchina, e lo fa scegliendo Cerri-Petagna davanti in un solido 4-4-2 con Dabo e Valdifiori a centrocampo. Conte non recupera Lukaku e conferma Sanchez-Lautaro davanti, con Eriksen a supporto. In difesa si rivede Ranocchia al posto di de Vrij. La Spal è ben messa in campo, ma l'Inter parte con il piede sull'acceleratore: tocca a Dabo salvare di testa su Lautaro, pronto a ribadire in rete la sponda aerea di Gagliardini sugli sviluppi di un corner. Sospiro di sollievo per Letica, che diventa doppio poco dopo, quando Brozovic scheggia il palo con un sinistro piazzato dal limite dell'area dopo una bella iniziativa di Candreva. La Spal pareggia subito il computo dei legni, con la girata repentina e velenosa di Petagna che si stampa sulla traversa dopo la deviazione di Skriniar, con Handanovic battuto. La squadra di Conte prova a rispondere con i lanci interessanti di Eriksen, ma la difesa spallina riesce sempre a chiudere bene. L'ordine dei padroni di casa rischia di andare a farsi benedire quando Letica va in difficoltà su un retropassaggio ardito di Bonifazi: il rilancio del portiere croato trova Sanchez, che quasi segna con destro da 40 metri di controbalzo. Tutti gli attacchi della squadra di Di Biagio invece passano da Petagna, che si traveste anche da assist-man, ma Cerri a centro area arriva tardi all'appuntamento con il gol. L'Inter invece la sblocca al 37' con un'azione "da pallanuoto", e il centroboa che non ti aspetti, vale a dire Alexis Sanchez, che raccoglie il pallone di Biraghi e lo smista per Candreva. Letica fatto secco con un diagonale implacabile, che vale per l'87 nerazzurro il quinto gol in campionato, il secondo consecutivo in trasferta. Il primo tempo finisce con un giallo nell'area di rigore dell'Inter: Cerri gioca di sponda per Strefezza, abbattuto in area da Handanovic. Il pallonetto del brasiliano è alto, ma il pallone è ancora in gioco quando l'1 nerazzurro lo tocca. Dopo lungo consulto con il VAR, Giua lascia correre per l'incredulità di Di Biagio, che urla dalla panchina: "Che dobbiamo fare? Andiamo via?". Tensione che resta tangibile fino al duplice fischio che manda le squadre negli spogliatoi con l'Inter in vantaggio di un gol.

SECONDO TEMPO - Le frizioni di fine primo tempo si riflettono anche in qualche scaramuccia e protesta in campo, come quelle dell'Inter per un mani di Murgia in area (ma la palla batte sulla spalla). Quando gioca la squadra di Conte dà una fiammata al match che incenerisce le speranze degli avversari: prima Letica stoppa Sanchez dopo un bel duetto con Lautaro, poi deve chinarsi al destro di Biraghi dal limite dell'area, servito inavvertitamente da una deviazione di Vicari su un filtrante del "Toro". Spal alle corde e il destro di Sala alle stelle ne è l'emblema. Non a caso l'azione successiva arriva il tris nerazzurro, con Sanchez che di testa chiude una bella azione rifinita alla grande da Biraghi con un cross teso e molto preciso. Continua il luglio-show del cileno, che poi eccede in qualche dribbling di troppo in area di rigore, servendo in ritardo Eriksen da solo a porta sguarnita. Dall'altra parte la Spal è Petagna e poco altro: l'ariete triestino prima fa ammonire Ranocchia dopo una grande discesa e poi sfiora un gran gol con un mancino che sfiora il palo. Sfortunato il prossimo attaccante del Napoli, mentre l'Inter dimostra di non avere pietà e cala il poker con il tocco ravvicinato di Gagliardini su cross teso di Young, appena entrato al posto di Biraghi. La Spal cerca il gol della bandiera con il neo entrato Di Francesco ma Handanovic non deve intervenire, così come Letica dall'altra parte sul destro di Eriksen decisamente troppo largo. Finisce così con la netta vittoria dell'Inter, che sale al secondo posto a -6 dalla Juventus, mentre la Spal si avvia sempre più mestamente verso la Serie B: ormai manca solo l'aritmetica.