LA CRONACA - Ad imporre la propria supremazia sin dai primi istanti è il Verona, che fa incetta di calci d'angolo nei primi quindici minuti e trova il gol del vantaggio al primo tiro in porta del match: splendida imbeccata di Amrabat per Faraoni, che si infila alle spalle di Igor e Pezzella e trafigge Dragowski con une balla girata al volo di destro. Diciotto minuti sul cronometro e Fiorentina sotto shock.
I viola riemergono dal loro stato catatonico solo dopo la mezz'ora, quando Kouamè e Castrovilli spediscono in curva due palloni dai venti metri: non moltissimo, ma meglio di niente. Il Verona resta comunque padrone del campo pur non creando nessun'altra occasione per raddoppiare, concludendo il primo tempo meritatamente in vantaggio.
Nell'intervallo Iachini prova a sparigliare le carte inserendo Chiesa e Cutrone per Ribery ed uno spento Sottil, ma lo spartito del match non cambia e le occasioni stentano ad arrivare. La prima, vera chance arriva al minuto sessantotto, con un colpo di testa a porta praticamente vuota di Cutrone, che però alza un campanile invece di indirizzare il pallone verso il fondo della rete. Iachini ci prova nel finale con una formazione iper-offensiva inserendo anche Vlahovic per Lirola, ma è il Verona a sfiorare un paio di volte il gol del ko. La Fiorentina si affida quasdi esclusivamente alle folate di Castrovilli, che al novantesimo mette i brividi a Silvestri con un tiro secco ed improvviso di poco a lato. Al novantaquattresimo Adpjapong si divora il gol del due a zero solo davanti a Dragowski, ed è un errore che costa carissimo all'Hellas, che si vede riacciuffato al minuto novantasei dal gol di Cutrone, bravissimo a superare Silvestri con un tocco sotto su grande assistenza di Chiesa.
Un gol che dà respiro alla Fiorentina in ottica salvezza e spegne le velleità europee di un Verona bello ma sprecone.
