Ha raggiunto quota 40 punti in classifica il Cagliari di Walter Zenga, dopo il buon pari esterno in casa della Fiorentina e adesso, con una salvezza non confermata solo dalla matematica, gli uomini di Zenga possono pensare solo al divertimento, iniziando a pianificare la prossima stagione, con un pensiero da -niente è impossibile- chiamato Europa. Non dorme i medesimi sogni di gloria il Lecce di Liverani, con 28 punti in classifica, una serie apparentemente interminabile di risultati negativi e, dopo la vittoria del Genoa nel pomeriggio, in posizione di classifica critica; perdere oggi significherebbe compromettere fortemente il proprio futuro in massima serie. Alla Sardegna Arena è tutto pronto, in palio non solo i tre punti, in campo Cagliari e Lecce. 

 

Zenga, ancora orfano di Pellegrini, conferma per dieci undicesimi la formazione di Firenze e schiera in campo i suoi con il 3-5-2. Cragno estremo difensore; Walukiewicz, Klavan e Lykogiannis in difesa. A centrocampo Nandez, Ionita, Nainggolan, Rog e Mattiello. In avanti Joao Pedro e Simeone. 

Liverani, nel suo 4-2-3-1 mette in campo i pezzi pregiati, con Gabriel tra i pali; Donati, Paz, Lucioni e Calderoni a comporre il quartetto difensivo; Barak, Petriccione e Mancosu a centrocampo; Falco e Saponara alle spalle di Babacar.

Le squadre si dispongono nel rettangolo di gioco, è tutto pronto: si parte! Inizia subito bene il Cagliari, con Nandez che pesca Naingollan in area, ma la conclusione è ribattuta dalla difesa. Ancora Nandez, con palla che termina a lato, poi Rog per Simeone, ma la conclusione è sbilenca e termina fuori. Il Lecce è un diesel ed esce solo allo scoccare del 20': Barak per Falco, intervento errato di Lykogiannis e tiro del fantasista salentino, con Cragno che si supera e manda in corner. Sugli sviluppi palla a Saponara, ancora una respinta di Cragno e palla a Babacar che da posizione ottimale centra l'incrocio dei pali. il Lecce sciupa malamente, il match perde i suoi uomini migliori: prima Naingollan, poi Falco e infine Calderoni, tutti fuori per noie fisiche. Prima del fischio finale un'occasione per parte, Saponara manda a lato da ottima posizione, Simeone e Joao Pedro non riescono a deviare verso la porta avversaria l'ennesimo pallone delizioso servito da un indiavolato Nandez. Dopo 5' di recupero termina il primo tempo di gioco, tra Cagliari e Lecce è 0-0.

Nella ripresa si riparte con i medesimi al fischio finale della prima frazione di gioco e subito Lecce che tenta di impensierire Cragno con Mancosu e Barak, ma entrambe le conclusioni terminano a lato. Si accende Farias che prova in due occasioni il piazzato, ma la palla scivola fuori sotto lo sguardo attendo dell'estremo portiere cagliaritano. nel mezzo un gol annullato a Saponara per off-side e pochi minuti più tardi l'ennesima prodezza di Cragno su Babacar. Le squadre si allungano, lo spettacolo non manca, ma i rispettivi portieri tengono a bada l'entusiasmo delle punte, Nandez da una parte e Lucioni dall'altra mettono in scena un autentico spettacolo, il resto degli interpreti sembra faticare e dopo una girandola di cambi le vere occasioni arrivano a dieci dalla fine: Nandez, Simeone, ma soprattutto Farias al minuto 86, ma Cragno prende la palma di migliore in campo e chiude lo specchio in grande stile. Le squadre si allungano e ne beneficia lo spettacolo, ma il pareggio sembra star bene a entrambe. Passano i minuti, ma non muta l'inerzia del match e dopo il recupero concesso dal direttore di gara, termina la gara. Tra Cagliari e Lecce è 0-0. 

Un punto che non disdegna il Cagliari di Zenga. Un punto prezioso che spegne l'entusiasmo dei sardi, ma che quest'oggi è più guadagno che altro. Il Cagliari rifiata e a questo punto della stagione, con 41 punti in classifica può andare bene così.

Si lecca le ferite Liverani, invischiato pericolosamente in zona retrocessione e più che mai sfortunato nella gara odierna, dove solo un superlativo Cragno gli ha negato la vittoria.