Preghiera e speranza nelle parole di Cristian Ansaldi in un momento difficile per l’umanità: dai messaggi social del centrocampista del Torino, improntate alla spiritualità e raccolte dalla Gazzetta dello Sport, più che il calciatore viene fuori il fervente evangelico, che si affida alla fede: “Questa crisi si trasmette un insegnamento: la vita non può ridursi solo a guadagnare soldi. Ciò che viene prima di tutto sono Dio e la famiglia”, scrive Ansaldi su Instagram.

“Questo è un momento duro per ognuno di noi”, scrive ancora Ansaldi sul social. “Dobbiamo restare dentro casa, ma nella tranquillità delle nostre famiglie e nella nostra intimità è il momento per trovare Dio. L’unica cosa buona di questa pandemia è che sta dimostrando l’inutilità di tutte le armi. L’unica ricchezza importante è la presenza di Dio”.

"Restare a casa nella nostra intimità per trovare Dio"

Zero calcio in questo momento, e invito alla preghiera: “Continuiamo a pregare per tutti i medici del mondo. Per tutti quei coraggiosi che giorno e notte stanno aiutando il prossimo e stanno dando il meglio di sé per prendersi cura di tutte le persone ricoverate negli ospedali. Una benedizione per loro e per le loro famiglie. Questo mondo ha bisogno di più gente con un cuore pronto ad amare e ad aiutare chi ha bisogno. Oggi nel mondo sta mancando Dio, e la cosa più importante è far sapere la necessità di avere Dio nel cuore".

Il calcio è un pensiero lontano ora: “In questo momento quanto mi mancano i momenti vissuti in campo. Ma noi preghiamo affinché tutto questo finisca per tornare alla normalità. Con la fede tutto è possibile”.