Albin Ekdal sta meglio. Il centrocampista svedese vittima del coronavirus nelle scorse settimane, ma sta bene e ha risposto su twitter, attraverso il canale della Sampdoria, alle domande dei tifosi: "Sono stato un mese in quarantena da solo ed è stato molto duro. Sto guardando le serie tv ed i film, gioco alla playstation con amici e leggo qualche libro. Poi prendo un po' di sole in giardino, ma soprattutto sto dormendo molto molto di più.  Da quando sono diventato padre sono meno egoista. La vita che conta di più è quella di mia figlia e non più la mia. Voglio che stia bene, sennò mi preoccupo, ma c'è la mia fidanzata che è più tranquilla e mi aiuta molto". 

Il derby e la città di Genova

Vincere il derby contro il Genoa è stata una soddisfazione incredibile che non dimenticherò mai, per i tifosi è molto importante ed essere stato uno dei giocatori che ha regalato loro questa gioia è stato fantastico.

Io e la mia famiglia stiamo molto bene a Genova, la gente è molto simpatica. Abbiamo il mare davanti a casa ed è fantastico per svedesi come noi. In 15 minuti di macchina poi si raggiungono posti meravigliosi per fare il bagno e per mangiare. Poi ci sono le trofie al pesto che piacciono molto a mia figlia". 

Avversari più forti affrontati

Il Bayern Monaco e la Spagna sono le squadre più difficili affrontate in carriera; il Bayern era una macchina che non si fermava mai con giocatori straordinari come Lewandowski, Ribery, Robben e Muller. La Spagna, invece, perchè non perdeva mai la palla, faceva sempre possesso e ti fa perdere la testa perchè ha tanta qualità. Come giocatori singoli dico Hazard, Ronaldo, Ibrahimovic e ancora Robben, che a me piaceva tantissimo". 

La Svezia

"Mi manca la famiglia e gli amici. Sono andato via nel 2008 e torno solo un paio di settimane l'anno. Il clima e il cibo è meglio in Italia ma appena torno in Svezia torno al cinema per vedere i film in lingua originale".