Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, a margine di un’intervista alla “Gazzetta dello Sport” ha parlato del tema stipendi e della ripresa del campionato di Serie A.

Stipendi e ripresa Serie A, parla Carnevali

"Dobbiamo essere mossi dal buon senso in una situazione di emergenza globale. Chi ha la possibilità deve andare incontro ai problemi della propria azienda. Io sarà il primo a farlo. Lo stesso De Zerbi, il nostro allenatore, si è immediatamente detto disponibile. Serve uno schema costruito sulle esigenze di ognuno. C’è chi ha contratti più o meno ricchi, abbiamo molti giocatori giovani. Va analizzata la situazione per ciascuno di loro, capire le loro idee. E loro so che capiranno la nostra: siamo disponibili a confrontarci sui conti della società, li mostreremo per far capire le possibili perdite. Ho già iniziato le singole contrattazioni: sarà un lavoro lungo, ma vogliamo essere corretti fino in fondo. Analizzeremo il valore dello stipendio e la durata del contratto. Potranno esserci interventi proporzionali alla portata dell’ingaggio, oppure per chi ha contratti lunghi pensare di spalmare una parte dei pagamenti in più stagioni. Ai più esperti abbiamo spiegato la nostra linea, che verrà poi estesa a tutti gli altri".

"La cosa migliore sarebbe riuscire a finire la stagione anche giocando a luglio. Ma non oltre: dobbiamo salvaguardare il prossimo campionato. Ma la vedo complicata: la situazione sanitaria migliora lentamente, noi dobbiamo ancora ricevere un protocollo dalla commissione scientifica prima di riprendere gli allenamenti. Ma siamo ancora senza mascherine, quanto ci vorrà per il resto? Come chiudere sarà eventualmente la parte più difficile, ogni decisione scontenterà qualcuno pronto a far causa. E già vedo il rischio di ritardare l’inizio del prossimo campionato: per questo una A a 22 squadre, nell’anno dell’Europeo, la vedo difficile. Dovremo agire di sistema, non per interesse personali. Magari sarà l’occasione per rivedere tutto: serve un ridimensionamento collettivo, dobbiamo metterci nelle condizioni di poter resistere a tutto".

Carnevali a colloquio con Cairo
(Getty)