Juan Manuel Iturbe a gennaio è stato ad un passo dal tornare in Serie A, dove ha militato con Verona, Roma e Torino, ma in extremis è saltato il suo ritorno in Italia per poi accasarsi al Pachuca: "Ma io ringrazio comunque il Genoa per l'interessamento", ha dichiarato ai microfoni di TMW. 

Il calciatore, argentino naturalizzato paraguaiano, classe '93, si trova ora in Messico e ha così parlato riguardo l'emergenza coronavirus: "Il Messico non è in lockdown, ma abbiamo comunque fermato tutto. Il consiglio è quello di restare a casa e io e la mia famiglia lo stiamo rispettando. Anche perché so cosa sta accadendo nel resto del mondo"

Coronavirus in Italia 

"Mi dispiace molto per quello che sta accadendo in Italia. Ho sentito tante persone in questi giorni: Paredes a Parigi, Paulo Dybala a Torino prima della notizia della sua positività...
Gli ho mandato un messaggio, gli ho dato coraggio perché so che lui ne ha bisogno. Paulo è un mio caro amico, è una persona introversa, un po' come me. Dovevo andare al Genoa, poi dopo le visite mediche è saltato tutto". 

Il trasferimento saltato col Genoa

"La verità è che quando sono sbarcato in Italia non avevo ancora un accordo al 100%. Il Genoa mi fece arrivare in Italia perché convinto che sarebbero usciti altri attaccanti. Invece, l'ultimo giorno erano ancora tutti lì e alla fine non abbiamo raggiunto l'accordo. Mi è dispiaciuto davvero tanto, ero tornato in Italia con tutti i miei bagagli e invece...
Una settimana dopo ero di nuovo in campo in Messico. Andato via da Genova, ho trovato una nuova squadra sempre in Messico e mi sono trasferito al Pachuca. Non avevo alcun problem fisico"
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Il passato in Serie A

"Alla Roma sono rimasto molto legato, ho trascorso due anni e mezzo bellissimi. Anche di Verona ho ricordi straordinari: una grande stagione. Un po' meno esaltante l'avventura al Torino, lì sono rimasto solo sei mesi. 

A Roma c'è più pressione, non è come giocare a Torino: il tifo è più caldo. Non vincono lo Scudetto dal 2001 e ogni anno partono con l'obiettivo di provare a fronteggiare proprio i bianconeri. Non è facile".

Il più grande calciatore

"Per mia fortuna, ho giocato con tanti campioni. Ma se devo fare due nomi, dico Totti e De Rossi".