Con un Ilicic così l’Atalanta è in grado addirittura di vincerla, la Champions League: non esalta solo il “suo” gioiello ma tutta la squadra nerazzurra Matjaž Kek, ct della Slovenia, intervistato dalla Gazzetta dello Sport: “Se può vincere la Champions? Me lo sta chiedendo sorridendo, invece la mia risposta non è assolutamente da “ahahah”: ragazzi, questa squadra è capace di tutto. E poi, con l’eliminazione del Liverpool, c’è meno concorrenza: l’impossibile non esiste. Ilicic? Mai visto a questi livelli. Pensare che da ragazzo pensò di appendere le scarpe al chiodo".

Ilicic e quel pensiero al ritiro...

Come andò? “Ricorda Zahovic? Ex attaccante, tra le altre, di Porto e Benfica, attuale d.s. del Maribor: è un top nel ruolo, fu lui a credere in Ilicic spronandolo a non mollare. Infatti restò pochi mesi, poi andò al Palermo per iniziare la sua avventura in A".

Ora Ilicic è un altro giocatore: Semplicemente devastante, grazie a lui il calcio sloveno è più famoso. Sono un c.t. fortunato: davanti ho Josip, in porta Oblak, il migliore del mondo. Sono le nostre star, dei leader che trascinano i più giovani”.

Qual è stata la chiave per superare la discontinuità? “Ha scoperto la gioia di giocare: in campo si diverte ed è in grado di far esaltare il pubblico. Vederlo è un piacere per gli occhi: possiede un linguaggio del corpo spettacolare. Se ha raggiunto questo status, il merito è anche di Gasperini: Josip si sente libero, così è esploso. In Europa è tra i big, zero dubbi. È uno dei migliori, punto e stop. Lo dimostra in ogni competizione”.

Ilicic ha fatto bene a restare a Bergamo: “Certo, per lui Bergamo è perfetta: c’è un feeling speciale con club e città. Chiunque gli vuole bene. L’ho sentito giorni fa e, sportivamente parlando, era felice. L’extra-campo ci rattrista: state passando un momento duro, ma vi rialzerete”.

Sui margini di crescita: Ormai è continuo, con l’Atalanta lo è sempre stato. Per il resto, onestamente, non vedo problemi. Nell’uno contro uno è letale, fa male partendo sia dalla fascia che dal centro. Nel cambio-direzione è un genio. E non dimentico i suoi assist. Gomez e Zapata sono eccezionali. Anzi, sa cosa le dico? Insieme formano uno degli attacchi più forti in Europa".

"Stravedo per Gasperini"

Su Gasperini: “Allenatore preparatissimo, mi piace. Lo seguo, stravedo per il suo modo di mettere in campo i calciatori: nessuno, dopo il 4-0 contro la Dinamo Zagabria, avrebbe mai immaginato che sarebbero arrivati addirittura ai quarti di finale. La Dea propone un calcio vero, quello “spettacolo”. Segna, vince e diverte: non è la tipica squadra italiana, ha una mentalità internazionale. Da voi non si parla solo delle solite grandi: grazie a Gian Piero c’è anche l’Atalanta, una società da prendere come esempio. Sembra stia funzionando veramente tutto. E che tifoseria. C’è passione, amore, entusiasmo... L’atmosfera non è da Premier, è bergamasca! Il pubblico deve essere orgoglioso di questo periodo storico".

Futuro nel campionato italiano per Kek? "Sono ancora giovane, quindi perché no… Scherzi a parte, la Serie A era, è e resterà sempre uno dei tornei di riferimento a livello mondiale. Se poi dovesse arrivare qualche proposta, chissà... Comunque ho un contratto con la nazionale, ci sono tanti obiettivi da raggiungere: abbiamo un ottimo mix di giocatori esperti e giovani, il progetto va avanti. E io sono super motivato. Andare in visita a Zingonia? Appena possibile, lo farò. Sarebbe un onore veder lavorare Gasperini. Lo ripeto: allena una squadra straordinaria”.