L’ottimismo e l’entusiasmo del tifoso, seppur illustre, e lo sguardo da ex presidente. Massimo Moratti è fiducioso sulle possibilità di scudetto dell’Inter, parlando a “Che tempo che fa” su Rai Due: ”Mi sembra l'anno giusto ma innanzitutto bisogna vedere se il campionato va avanti”, dice l’ex proprietario nerazzurro. “Conte è bravo, credo che sia un ottimo allenatore, ci tiene a fare bene e questa è la cosa principale”.

Nessuna possibilità di ricomprare l'Inter: "Ho vicino persone che mi dicono che dovrei ricomprarla perché pensano mi possa far piacere. Mi farebbe piacere avere la stessa età di allora e fare lo stesso tipo di avventura ma un capitolo molto bello è ormai chiuso. La cosa è passata nelle mani di gente che guarda al futuro in maniera giusta".

Moratti: "Avrei voluto Cantona. Per Snejider una soffiata da un barista"

Poi un retroscena sull’interesse per Cantona, nei primi anni in nerazzurro: “Avrei voluto comprare Cantona perché pensavo potesse risolvere molte cose”. Un retroscena anche su Snejider: “Me lo consigliò un barista di Forte dei Marmi. Me ne parlò talmente bene che mi convinse, dicendomi che con lui avremmo vinto la Champions. L'ho cercato, ma non l'ho mai più visto”.

Sull’acquisizione del club: ”Mia moglie Milly ha saputo dell'acquisizione dal telegiornale. Io e miei figli avevamo tutti paura della sua reazione, quindi il tempo passò e alla fine l'acquisizione era stata fatta". Curiosa la firma di Luis Figo: "Gli ho fatto firmare il contratto su un tovagliolo perché mi era venuto a trovare al mare. Ci siamo messi d'accordo su un paio di cose, voleva essere sicuro dell'ingaggio e anche se il giorno dopo sarebbe andato dall'ad, ha voluto scrivere l'accordo su uno di quei tovaglioli oleosi dopo un aperitivo. Scrissi la cifra giusta, firmai e lo portò in amministrazione".

Moratti: Mourinho, Ibrahimovic, il Var

Aneddoto anche sull’arrivo di Mourinho: "Entrò di nascosto nella mia casa di Parigi. Qualche minuto dopo sentimmo bussare, entrò la portinaia portoghese e disse 'Alò José". Era molto preoccupato. Il triplete? Un ricordo meraviglioso, José mi disse prima della vittoria che sarebbe andato via, ma comunque si era capito. L'importante era vincere tutto in quel momento e lo ha fatto".

Altri grandi arrivi: "Anche con Ibra è scoccata la scintilla, lo trovo simpatico ed era un grande professionista. Un nome che ricordano in pochi è Ince, uno dei primi che ho comprato". Sul Var: "Non mi piace".

Il derby più bello: ”Il primo, quello vinto 3-1 col Milan. Avremmo dovuto perdere 5-0 perché loro erano molto più forti e sbagliarono tantissimi gol".