Il Napoli si prepara agli ottavi di finale Champions, la squadra di Gattuso affronterà il Barcellona di Leo Messi. Queste le parole del tecnico azzurro nella consueta conferenza stampa della vigilia, si parte da un pensiero all'emergenza sanitaria che sta colpendo il nostro Paese: "Siamo vicini alle persone contagiate, al governo per quello che sta facendo e speriamo che la problematica possa essere risolta".

IL DEBUTTO IN CHAMPIONS - "Affrontiamo una grande squadra e ringrazio Ancelotti e la squadra perché io non ho fatto nulla e mi ritrovo ad affrontare questa gara. C'è l'emozione, da due giorni smanettiamo col mio staff, è vero che mancano tanti giocatori al Barcellona, ma con Setien sono tornati a fare quello che fanno da tempo. Con Valverde riconquistavano dopo 11 secondi, ora dopo 6 secondi, non dobbiamo pensare solo al loro possesso, ma anche alla riconquista e servirà attenzione soprattutto quando teniamo palla, ti aggrediscono e rischiamo grosso se non facciamo le cose al meglio!".

INSIGNE - "Non scopro io la sua tecnica, ma non avendo grande fisicità, ha un motore importante, fa 12km, ripiega, è intelligente tatticamente, deve migliorare da capitano nell'essere coerente su tutto quello che fa, farsi sentire, non parlare sempre, ma quelle poche volte entrare nell'anima, un qualcosa che deve migliorare. Mi ha sorpreso perché è molto intelligente, non solo quando ha la palla".

COME FERMARE MESSI? - "Ho letto gabbia, non gabbia, ma noi dobbiamo giocare di collettivo. Messi è un grande, pure Lorenzo ha detto che è il più grande, lo è da anni, ma è il migliore per come ha vissuto tutta la sua carriera, è un esempio mondiale, per i bambini, sempre perfetto, importante per lo sport".

LOZANO - "Sto facendo delle scelte, si deve far trovare pronto. Non è l'unico che non sta giocando, deve lavorare e farsi trovare pronto quando verrà chiamato in causa".

FABIAN RUIZ IN CRESCITA - "Tutta la squadra è in crescita, anche Hysaj mi ha dato tanto, Mario Rui, Zielinski, poi Fabian. Lo dicevo a chi si lamentava (indica un giornalista, ndr) io gli dicevo che è un giocatore forte, ma bisogna ragionare di squadra".

L'UNDICI TITOLARE - "Quanto conta l'esperienza internazionale dei calciatori nelle mie scelte per domani? Conta, la priorità è per chi sta bene al 100%, non solo l'esperienza, ma la gamba giusta per dare tutto".