Di sicuro tra gli ex più contestati non solo delle due squadre in questione, ma dell'intero campionato. Stiamo ovviamente parlando di Stefan De Vrij, fino a pochi mesi fa protagonista di un episodio più unico che raro contro quella che sarebbe stata la sua prossima destinazione. E' Lazio-Inter del 20 maggio 2018, di fatto spareggio Champions all'ultimo sangue. Ai biancocelesti basta un pari per arrivare quarti, ai nerazzurri servono obbligatoriamente i tre punti. L'anomalia? Il centrale olandese da titolare, sebbene di lì a breve sarebbe diventato un nuovo giocatore interista. Apriti cielo. Specie quando la situazione precipita al minuto 77: fallo da rigore su Icardi, Maurito dal dischetto fa 2-2 e apre la strada alla rimonta, poi completata da Vecino all'81'. Reazioni prevedibili, in un attimo tutto ciò che era stato per i capitolini svanisce nel nulla. Quattro ottime annate tra alti e bassi, dovuti più a problemi fisici che a un rendimento traballante. 118 presenze tra tutte le competizioni, una Supercoppa italiana in bacheca e un gravissimo infortunio alle spalle in occasione del quale la Lazio lo ha aspettato fino alla fine, fiduciosa di riavere a disposizione uno dei migliori difensori in circolazione. E un addio da bufera. L'accoglienza dell'Olimpico, lunedì sera, sarà piuttosto scontato.

A Torino Marco Benassi ha vissuto tre ottime stagioni, probabilmente le migliori della sua carriera. Ma l'obiettivo, a Firenze, è di migliorarsi ulteriormente. Visto come ha iniziato la sua esperienza in viola, siamo certamente sul binario giusto. E l'investimento fatto dal club gigliato due estati fa è stato già ripagato in pieno: 10 milioni di euro più tre di bonus nelle casse granata, contratto di cinque anni al mediano di Modena classe 1994. Dopo le cinque reti del passato campionato (bottino non inedito bensì identico a quello collezionato nell'ultima Serie A in Piemonte), ora Benassi è già a quota tre e mancano ancora la bellezza di 29 partite. Merito anche di Pioli, che ne ha avanzato il raggio d'azione consentendogli di vedere di più la porta. Sabato sera tornerà per la seconda volta in assoluto da ex all'Olimpico, in quella che era la sua casa, davanti a quelli che erano i suoi tifosi. Non si può parlare di dente avvelenato, né si può sostenere la tesi del rancore della gente nei suoi confronti. Semplicemente le strade si sono divise, per la serenità di tutti. Ma il +3 da ex, anche in casi come questo, resta dietro l'angolo...

De Vrij in marcatura su Belotti

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Benassi esulta dopo un gol a Udine

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Tra i pali troviamo Samir Handanovic: per lui una sola presenza con la maglia della Lazio, esperienza da gennaio a giugno del 2006 dopo qualche apparizione a Rimini.


Difesa a quattro completata da Lorenzo De Silvestri (tre anni alla Fiorentina), Alessio Romagnoli (a Genova dopo la parentesi romanista, poi l'approdo in rossonero) e Mario Rui (meteora giallorossa nella stagione 2016/2017, prelevato dal Napoli in prestito con obbligo di riscatto).

Centrocampo a tre che prevede anche Rolando Mandragora (il Genoa la sua prima squadra da professionista in Serie A) e Lucas Castro (tre anni col Chievo).

Tridente composto da Antonio Candreva (192 presenze e 45 centri in quattro stagioni e mezza a Roma), Keita Balde (lanciato nel grande calcio proprio dalla Lazio, venduto al Monaco per circa 30 milioni di euro e poi tornato in Italia, sponda Inter, due anni più tardi) e Federico Di Francesco (Bologna la sua precedente compagine prima del passaggio a Reggio Emilia).

C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.