A fine dicembre, dopo un prestito di un anno e mezzo, Gabigol farà ritorno in Italia. Il prestito al Santos ha rigenerato un giocatore che in Europa aveva trovato, tra Milano e Lisbona, mille difficoltà di adattamento, e che ora ritornerà lì dove era stato accolto come si fa con i fenomeni, con tanto di presentazione in pompa magna e 'olè' al primo pallone toccato. Un altro calcio, un altro ritmo ed un ruolo francamente tutto da capire: anche in Brasile Gabigol ha fondamentalmente giocato da centravanti, una posizione all'Inter già occupata da Mauro Icardi e dal suo vice Lautaro Martinez, che Spalletti ha spiegato di vedere non ancora in ruoli diversi da quello dell'attaccante. 

Difficile immaginare, allora, che possa essere Gabigol al rientro dal Brasile il vice Nainggolan della squadra, anche se le caratteristiche del giocatore potrebbero essere dirottate con più facilità rispetto a Lautaro sulle corsie esterne, dove l'Inter, quantomeno numericamente, rimane però ben coperta. E' per questo che a tornare di moda potrebbe essere il Joao Mario rivitalizzato - quantomeno parzialmente - da Spalletti in queste settimane. Il portoghese potrebbe avere un profilo più funzionale, ma per certi versi potrebbe avere anche più mercato rispetto a Gabigol, potenziale 'peso' difficilmente piazzabile.

Gli scenari, a gennaio, potrebbero allora essere alterni: da un lato Joao Mario, recentemente convocato in Nazionale e sceso in campo a San Siro proprio contro l'Italia,  più idoneo al giocato di Spalletti ma con una fetta di mercato potenzialmente migliore, dall'altra Gabigol, rigenerato dalla cura brasiliana ma senza un precisa collocazione tattica. Quale sarà la scelta dell'Inter?