Fra i grandi protagonisti della parte della stagione in Serie A c'è sicuramente Krzysztof Piatek, centravanti del Genoa a quota 9 in campionato, anche se già da un mese in bianco in Serie A: a commentare questo suo primo approccio al calcio italiano ci ha pensato direttamente il calciatore polacco ai microfoni de Il Corriere della Sera. Questi i passaggi più interessanti della sua intervista: "I gol torneranno, più facile far gol al Real Madrid o alla Juve, dietro hai una squadra che ti aiuta a segnare. Non immaginavo neanche di essere capocannoniere. La stagione però è lunga, i gol segnati alla fine sono ancora più pesanti. Il mio primo allenatore è stato mio padre, lui mi ha aiutato a diventare un calciatore senza mettermi pressione: sono un giocatore costruito per strada. Non conoscevo i miei compagni del Genoa, dopo che ho firmato ho acceso la Playstation e li ho cercati lì. Il sogno di chi viene a Genova da giovane è che sia il trampolino per andare in una grande. Se continuo così posso arrivare in un top club europeo: confesso di pensare già alla doppia cifra, ma a questo punto spero di segnare più di 20 gol. Il colpo di testa è la mia arma, rubare il tempo, andare a trovarmi il mio spazio, sbucare all’improvviso e beffare tutti. Oggi non sono a quei livelli, ma posso raggiungere Lewandowski, ma la strada è lunga, l'obiettivo è la Champions: voglio arrivare lì. Voglio ringraziare il presidente Preziosi che mi ha dato questa chance, c’è solo un modo di ripagarlo della fiducia e dell’investimento: fare tanti gol. Non deluderò: né lui né me".