Da quando Luis Suarez ha 'giustificato' il Barcellona nella ricerca di un nuovo numero 9, i giornali, in Spagna, non hanno fatto altro che ipotizzare quale possa essere il reale obiettivo del club blaugrana. La verità che il matrimonio tra il centravanti uruguaiano e il club non soffre di crisi isterica né tantomeno di sofferenze irreversibili e potrebbe durare, senza alcun patema d'animo, per almeno un altro anno, anche se è pur vero che in un ruolo delicato come quello del centravanti - e soprattutto considerando le ultime due scommesse, Dembélé e Malcom, non proprio andate come ci si aspettava - il Barça vorrebbe potersi fiondare immediatamente su un top player fatto e finito, giocatori per cui l'improvvisazione non gioca certamente a favore. 

L'obiettivo preferito da Valverde risponde al nome di Harry Kane, avversario nei gironi di Champions League con il suo Tottenham. Ma c'è un altro avversario di questi giorni che il Barça guarda con particolare favore: si tratta di Mauro Icardi, in realtà un ex blaugrana che all'Inter sta vivendo la definitiva stagione della consacrazione condita dalla prima esperienza europea nella Champions League. Il capitano nerazzurro ha una clausola nel proprio contratto, valida per i primi 15 giorni di luglio ma che prima della fine della stagione sportiva dovrebbe essere quantomeno innalzata a cifre ritenute più consone alle quotazioni attuali del mercato. Quel che secondo Mondo Deportivo frenerebbe la dirigenza dal buttarsi a capofitto su Icardi sarebbero le caratteristiche tecniche del centravanti, ritenute non compatibili con il gioco del Barcellona.