Un lunch match divertente, pieno di colpi di scena e finito nel modo più giusto. Perché Bologna e Sassuolo hanno giocato a viso aperto, lunghissime fin dai primi minuti, arrembanti per tutta la partita, e si sono sostanzialmente equivalse. Forse gli ospiti avrebbero potuto spuntarla, ma Inzaghi si è cautelato troppo presto, ha fatto chiudere la propria squadra prestando il fianco agli attacchi del Sassuolo. Scelte che poi hanno presentato il loro salatissimo conto.

A sorpresa De Zerbi lascia fuori Lirola e arretra sulla linea di centrocampo Di Francesco; in attacco, con Berardi, ci sono Babacar (preferito a Boateng) e Djuricic. Sorprese anche nell'11 del Bologna: assenti Dijks e Danilo,  in difesa giocano Helander e Gonzalez; fuori Dzemaili, alle spalle dei confermati Palacio e Santander agisce Orsolini.

La squadra di Inzaghi brucia il Sassuolo in partenza e dopo due minuti è già in vantaggio: appoggio superficiale di Rogerio su Marlon, che si fa anticipare dal rapace Santander: cross basso del paraguaiano sul primo palo, Palacio arriva prima di Magnani e batte Consigli. Tre minuti dopo il Bologna va prima vicino al raddoppio poi rischia di regalare il pareggio: cross di Orsolini, Santander anticipa tutti, palo; il Sassuolo riparte subito, Di Francesco cavalca in solitaria verso Skorupski ma gestisce il contropiede nel peggiore dei modi: non tira, passa in ritardo a Berardi, che viene anticipato dal ritorno dei difensori bolognesi. A stretto giro i ragazzi di De Zerbi hanno altre due ottime occasioni, ma Rogerio e Di Francesco non riescono a impensierire Skorupski. Ci pensa, invece, l'insospettabile Marlon: cross lungo di Berardi, ci arriva il difensore brasiliano, tiro secco dai venti metri che finisce nell'angolino: 1-1 al minuto 17. Le squadre sono lunghe e la gara resta veloce, mancano altre grandi occasioni ma il primo tempo ha offerto sicuramente un ottimo spettacolo. 

Il primo squillo dai decibel considerevoli della ripresa arriva al minuto 55, quando Svanberg, che prima aveva malamente gestito un buon contropiede, costringe Consigli a deviare in angolo un buon tiro dal limite. E da quell'angolo arriva il nuovo vantaggio del Bologna: sponda di Gonzalez, su cui non è perfetto Marlon, e tap-in di Mbaye per l'1-2. De Zerbi, a questo punto, le prova tutte. Quando manca un quarto d'ora alla fine, schiera in campo Matri e Boateng supportati da Djuricic e Berardi. Ma nonostante la buona vena del calabrese, Skorupski deve esaltarsi solo su uno scomposto rinvio di Gonzalez, che rischia di pareggiare i conti a due passi da traguardo. Poi, sul finale, il colpo di scena: Calabresi pasticcia in area, atterra Sensi e provoca un calcio di rigore che Boateng trasforma: 2-2 al minuto 85. E i padroni di casa rischiano addirittura di vincerla: comincia il recupero, Bourabia va in cielo e di testa colpisce la traversa; poi sempre Bourabia raccoglie il traversone di Boateng, in spaccata la rimette al centro, Matri ci arriva ma spara in cielo le ultime speranze di una vittoria al fotofinish.