Dopo l'ottima serata di Manchester, condita da una fondamentale vittoria in un tempio come l'Old Trafford per la Juventus, ieri, è stato il tempo di rituffarsi nel campionato nostrano.

Visti i numerosi impegni ravvicinati ed i numerosi infortuni, Allegri ha deciso di far ruotare i suoi giocatori, concedendo spazio a De Sciglio e Rugani e lasciando inizialmente in panchina Cuadrado e Douglas Costa.

La partenza dei bianconeri nel match di Empoli è stata tutt'altro che memorabile, ancora ebbri dai complimenti post-Manchester gli uomini di Allegri sono apparsi lontanissimi dal terreno di gioco e da una concentrazione quantomeno accettabile. Soprattutto in fase di costruzione la formazione sette volte campione d'Italia si è rivelata decisamente confusionaria ed imprecisa, regalando moltissimi possessi all'Empoli. Nei tre di centrocampo, obbligati a scendere in campo per le contemporanee assenze di Khedira ed Emre Can, gli uomini di fatica Matuidi e Bentancur hanno dato l'impressione di non aver recuperato dagli sforzi di Manchester, mentre qualche metro più avanti Bernardeschi è sembrato un lontano parente del giocatore in netta crescita visto nelle prime uscite di questa stagione. A tutto questo va aggiunto che l'Empoli, nonostante i pochi risultati raccolti, non è uno sparring partner disposto solo a subire, gli uomini di Andreazzoli hanno sempre fatto vedere del bel calcio stupendo spesso gli avversari di calibro superiore. Sommando tutti questi elementi è stato quasi matematico che i padroni di casa si trovassero, meritatamente, in vantaggio dopo ventotto minuti di gioco.

Durante i quindici minuti di intervallo Allegri deve averle cantate ai suoi, poiché alla ripresa del gioco l'atteggiamento e la presenza di spirito di Dybala e soci è stata decisamente migliore. E' stato proprio il numero 10 bianconero ad innescare la rimonta, approfittando del tentativo di dribbling di Bennacer all'interno dei proprio sedici metri la Joya si è frapposto tra l'algerino ed il pallone, con l'empolese che non può fare altro che franare addosso allo juventino. Dal dischetto, ça va sans dire, si presenta Cristiano Ronaldo che spiazza Provedel e riporta il punteggio sulla parità. Passa un quarto d'ora e la rimonta della Juventus si completa, a firmarla è ancora Cristiano Ronaldo: il portoghese dopo aver ricevuto sulla trequarti avversaria lascia partire un destro ad incrociare che non lascia scampo all'estremo difensore avversario, il fenomeno bianconero sigla la sua settima rete in campionato con una prodezza di quelle che si possono solamente ammirare, un gol alla Cristiano Ronaldo, il primo vero acuto da extraterrestre con la maglia della Juventus dell'ex Real Madrid. La partita si chiude dunque con la vittoria in rimonta della capolista, ma anche questa volta c'è più di uno spunto di riflessione da analizzare.

La doppia assenza di Khedira ed Emre Can ha messo a fuoco che la coperta del centrocampo juventino è decisamente corta: se per l'ex Liverpool il problema è di natura episodica, il numero 6 non è certamente nuovo a prolungate assenze per problemi muscolari, al momento la scelta di lasciare libero Marchisio sul finire del mercato è dunque rivedibile. Fino al rientro dei due Allegri potrà contare infatti solamente su Bentancur, Pjanic e Matuidi e per ovviare a questa situazione appaiono percorribili tre strade: il passaggio ad un centrocampo a due che permetta di volta in volta ad uno dei tre di rifiatare, l'arretramento di Bernardeschi sulla linea mediana o la promozione di qualche primavera in pianta stabile in prima squadra. Tra queste soluzioni la più "sicura" sarebbe certamente la seconda, situazione che permetterebbe ad Allegri di non snaturare il canovaccio tattico, consentendo al centrocampista di Carrara di trovare la continuità necessaria per esprimersi al meglio.

Il secondo punto su cui vale la pena spendere due parole è la prestazione difensiva di Leonardo Bonucci. Dopo tutte le critiche piovute addosso all'ex milanista per i numerosi errori fatti in avvio di stagione ora le sue prestazioni sembrano essere in netto miglioramento, il rendimento tenuto a Manchester ed Empoli è stato decisamente superiore a quello delle prime uscite, negli ultimi due impegni si è rivisto il Bonucci di contiana memoria, attento anche in chiusura e pronto a seguire i movimenti degli attaccanti.

Nulla da sottolineare invece per Cristiano Ronaldo, il secondo gol realizzato è proprio quello che ci si aspetta da un campione come lui, la giocata del singolo capace di risolvere la partita anche quando la strada sembra decisamente in salita.

L'ultima riflessione va invece fatta sull'atteggiamento generale della squadra. Nonostante la netta superiorità qualitativa la formazione di Allegri non può permettersi di scendere in campo senza spirito combattivo o rischia di lasciare preziosi punti in impegni relativamente semplici, almeno sulla carta, lasciando aperte le speranze delle inseguitrici di tenere vivo il campionato e, magari, interrompere la striscia di Scudetti consecutivi che hanno preso la via di Torino.