La Roma che troverà il Real Madrid nel prossimo impegno di Champions non sarà esattamente una squadra serenissima, alla luce dell'ennesimo passo falso di inizio di stagione, contro un Chievo che ci ha messo l'anima ma che era al tappeto dopo mezz'ora di gioco. Di Francesco avrà il suo bel da fare nei prossimi giorni, mentre D'Anna trova un'iniezione di autostima vitale dopo la penalizzazione in classifica.

LA CRONACA - Dopo neanche trenta secondi, Radovanovic perde un pallone a metà campo che Under trasforma subito in una percussione sulla fascia con conseguente colpo di testa, alto, di Dzeko. Ancora Dzeko si rende pericoloso con un bello slalom qualche minuto dopo, mentre al decimo minuto, praticamente alla prima conclusione verso lo specchio della porta, la Roma passa: bel cross dalla destra di Florenzi, El Shaarawy scompare alle spalle di Tomovic e deposita in rete da pochi metri il gol del vantaggio.

Il vantaggio non mette eccessivamente in discesa la partita, con il Chievo che, nonostante qualche errore di troppo in fase di impostazione, col passare dei minuti inizia a prendere confidenza col campo. La Roma oggi però è cinica come non mai: lob di Under per Dzeko, che elude l'intervento di Rossettini e serve una palla deliziosa a Cristante, che deve solo aprire il piattone e depositare in rete il gol del raddoppio. 

Il Chievo cerca di reagire, ma solo con conclusioni dalla lunga distanza dei suoi centrocampisti. Al quarantesimo però gli uomini di D'Anna hanno un'occasione clamorosa per riaprire il match, con Stepinski che mette alto da un metro un crosso morbido di Barba, togliendo la palla dalla disponibilità di Rigoni, che avrebbe potuto appoggiare comodamente in rete. Un minuto dopo altra occasione il Chievo, con Birsa, il più positivo dei suoi, che mette alto di testa un altro cross di Barba. La Roma si risveglia dal torpore e, sullo stesso asse del primo gol, sfiora ancora il gol con El Sharaawy quasi allo scadere del primo tempo. Si va dunque negli spogliatoi con la Roma in vantaggio di due reti, con un Chievo comunque pericoloso.

Il secondo tempo si apre con un'altra grossa occasione per la Roma, con Under che mette Pellegrini in condizione di calciare quasi da solo davanti a Sorrentino, che è bravo a chiudere lo specchio della porta e salvare il Chievo dal terzo gol al passivo. La parata del portiere clivense si rivela provvidenziale, visto che pochi minuti dopo Birsa trova un gran gol con un delizioso sinistro a giro sul secondo palo. 

La Roma cerca di reagire subito, con Pellegrini che calcia a lato da buona posizione su un bel pallone lavorato da El Sharaawy, mentre Sorrentino deve impegnarsi ancora una volta per salvare i suoi su un tiro di Under al sessantesimo. I ritmi si abbassano notevolmente nell'ultima mezz'ora, complice anche il gran caldo, e per vedere un nuovo tiro nello specchio della porta bisogna aspettare il minuto ottantuno, con un'altra parata di Sorrentino su un buon tiro di Dzeko dai venti metri. A sei minuti dalla fine, però, arriva, quasi inaspettato, il gol del Chievo, con Stepinski che è bravo a mettere il pallone alle spalle di Olsen dopo un quasi autogol di Kolarov, proteggendo il pallone spalle alla porta dal recupero del serbo e girandosi in un fazzoletto per trovare il fondo della rete.

La Roma parte dunque all'assedio per gli ultimi minuti, con un Chievo che si difende con tutti gli effettivi dietro la linea del pallone. Dzeko mette fuori da posizione favorevolissima al novantesimo, su una punizione calciata ottimamente da Kolarov. Il Chievo nel finale ha addirittura l'occasione per vincerla, ma Olsen è provvidenziale a salvare i suoi dal tentativo di Giaccherini.

E' l'ultima occasione della partita: è 2-2 all'Olimpico fra Roma e Chievo.