La parentesi di Ciro Immobile con la maglia del Genoa è stata breve ma fondamentale per la sua carriera. Appena una stagione (2012/2013), ma dal sapore speciale: la sua prima in assoluto da titolare in Serie A. Logica conseguenza e gratificazione dopo lo strepitoso campionato di cadetteria a Pescara: 28 centri in 37 presenze, promozione nella massima categoria insieme a gente del calibro di Insigne e Verratti. Non andò benissimo ai piedi della Lanterna (solo 5 reti), ma si trattava solo di un trampolino di lancio. Non a caso appena dodici mesi più tardi a Torino riuscirà a laurearsi capocannoniere con la bellezza di 22 gol. Poi Dortmund, Siviglia, di nuovo in granata e infine la Lazio, casa stabile e habitat ideale in cui dare pieno sfogo alla propria enorme vena realizzativa. Finora per lui un solo +3, quello splendido (ma inutile) al Napoli all'esordio. Dopo essere rimasto a secco contro Juventus ed Empoli, che sia di nuovo la volta buona per vederlo tornare a bucare la rete avversaria?
Difesa a tre composta da Bruno Alves (l'anno scorso proprio a Cagliari), Milan Skriniar (esploso a Genova, acquistato dall'Inter per quasi 30 milioni di euro) e Felipe Dal Bello (26 apparizioni totali in viola).
Centrocampo a quattro formato da Giacomo Bonaventura (gioiello atalantino dal 2010 al 2014), Franck Kessie (anche lui pezzo pregiato della Dea due anni fa, 6 reti in nerazzurro), Jasmin Kurtic (campionato di transizione a Firenze prima di passare a Bergamo) e Simone Verdi (tra A e B a Torino, prima esperienza in prestito per mano del Milan).
Tridente completato da Goran Pandev, emblema dell'ex dal dente avvelenato: il macedone, a pari merito con Klose a quota 64 gol con la Lazio (miglior marcatore straniero di sempre), a Roma ha conquistato 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa italiana.
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.