Seppur a fatica, la Juventus ha iniziato il nuovo anno da dove aveva terminato: con una vittoria. L’esordio allo Stadium di CR7 apre la 2.a giornata alle 18.00 di sabato contro la Lazio che un inizio di calendario così complicato non riusciva nemmeno ad immaginarselo. I laziali, scossi da alcune presunte conversazioni scottanti tra Lotito e Inzaghi, si sono fatti rimontare dal Napoli e rischiano seriamente di non guadagnare nemmeno 1 punto dei primi 6 a loro disposizione.

FORMAZIONI: Allegri cambia pelle alla Juve schierando il 4-3-3; davanti a Szcz?sny gli stessi 4 del Bentegodi; a centrocampo si rivede dal primo minuto Matuidi con conseguente slittamento in panchina di Cuadrado. In attacco fuori a sorpresa Dybala e Douglas Costa, al loro posto Bernardeschi e Mandžuki?, con CR7 largo nel tridente. Inzaghi ritrova dal primo minuto i fedelissimi Leiva e Luli? che si riprendono una maglia; a farne le spese Badelj e Caceres. In difesa Wallace rileva l’infortunato Luis Felipe, fermato da una brutta lesione al polpaccio; a cercare di far gol viene confermato Luis Alberto alle spalle di Ciro Immobile.

PRIMO TEMPO: la prima conclusione è di Luli? che al 10’ impegna Szcz?sny in un intervento in corner; la Juve fatica a fare gioco e risponde solo al 18’ con una doppia occasione; prima Khedira centra il palo esterno dopo una mischia in area, poi Bernardeschi con il solito sinistro a giro mette paura a Strakosha. E’ il preludio al vantaggio che si concretizza alla mezz’ora con Pjani? che di destro in controbalzo raccoglie una respinta aerea di Wallace e centra l’angolino alla destra di Strakosha. La Lazio prova a scuotersi ma la Juve si difende con grande attenzione.

SECONDO TEMPO: la gara si assesta su ritmi blandi perché la Lazio non riesce a pungere e la Juve si accontenta di tenere il prezioso vantaggio. CR7 viene sempre anticipato da Wallace, Immobile non riesce mai a prenderla. Luis Alberto ci prova dalla distanza, ma la sua conclusione a giro esce di un soffio. All'ora di gioco Allegri toglie Bernardeschi e inserisce Douglas Costa. Inzaghi risponde inserendo Badelj e Correa al posto di Parolo e Luis Alberto. Al 70' si vede il vero Cristiano Ronaldo che, spalle alla porta, trova il guizzo per calciare un bolide (centrale) verso la porta; Strakosha devia con le dita in calcio d'angolo. La Juve controlla e al 75' trova il raddoppio. Galoppata di Cancelo sulla fascia destra, cross sporcato prima da Strakosha e poi da CR7, la palla a mezza altezza arriva dalle parti di Mandžuki? che deve solo coordinarsi e metterla nella porta sguarnita. Il gol spezza le gambe ai biancocelesti che non riescono a rendersi pericolosi. La Juve in queste situazioni è maestra e non deve far altro che aspettare il fischio finale di Irrati.