di Luca Tonazzini

 

Estate 2007, il Catania guidato dall'accoppiata Pulvirenti-Lo Monaco porta in Italia un uruguaiano sconosciuto ai più: il suo nome è Jorge Andres Martinez, detto el Malaka.

 

Martinez inizia bene la sua avventura in Italia, realizzando la sua prima rete nel nostro campionato il 26 settembre 2007 contro l'Empoli, rete che vale i tre punti per i siciliani. Da quel gol inizia un percorso di crescita che pare inarrestabile, anche se intervallato da qualche periodo fosco; l'evoluzione calcistica di Martinez è così impressionante da meritarsi addirittura la chiamata di una big nostrana come la Juventus.

 

Il Malaka sbarca così a Torino nel giugno 2010 per una cifra di circa 12 milioni di Euro. Il suo primo (ed unico) anno all'ombra della Mole Antonelliana si rivela molto difficile, sia per i risultati globali della squadra (la Juventus finirà settima in campionato), sia per le prestazioni dello stesso uruguaiano. Nel 2011 la società bianconera decide di affidare la panchina ad Antonio Conte e le conseguenze per Martinez sono a dir poco disastrose: l'ex Catania viene messo quasi subito ai margini della rosa e viene girato in prestito al Cesena. L'esperienza in riva all'Adriatico non è certamente migliore di quella alla Juventus, per lui appena 13 presenze e neanche un misero gol messo a segno, a fine stagione Martinez prepara i bagagli per tornare a Torino. 

 

Tornato agli ordini di Conte Martinez non ha neppure il tempo di sfare i bagagli che viene spedito in Romania, precisamente al Cluji. L'esperienza del Malaka nell'est Europa è avvolta dal mistero, le difficoltà linguistiche, gli infortuni ed il mancato inserimento nella nuova realtà fanno sì che Martinez concluda la stagione con 0 presenze all'attivo. Ad agosto 2013 il nuovo ritorno in Piemonte, ma questa volta per restarvi: l'esterno viene infatti mandato in prestito al Novara, in Serie B, dove colleziona, nell'arco della stagione 2013-14, addirittura una presenza, peraltro da subentrante. I tifosi della Juventus, ormai disperati, non lo vogliono più vedere neppure nei pressi dello capoluogo piemontese e la dirigenza bianconera li accontenta: dal settembre 2014 Martinez è infatti in prestito alla Juventud, club militante nella primera division uruguaiana.

 

Dove sarebbe l'assurdo direte voi? L'assurdo consiste che, secondo quanto si apprende dalla relazione finanziaria semestrale presentata ieri dalla Juventus, il club campione d'Italia ha raggiunto l'accordo con l'entourage di Martinez per il rinnovo del contratto fino al giugno 2016. Dal punto di vista sportivo praticamente un suicidio rinnovare il contratto ad un giocatore che ha disputato una sola partita (sempre da subentrante) nelle ultime tre stagioni, l'unica spiegazione possibile riguarda il lato economico della vicenda, allungando di un altro anno il contratto di Martinez diminuiscono i costi di ammortamento, con il conseguente effetto positivo sul bilancio. 

 

Dopo tutto questo restano però due dubbi: come mai non si è arrivati ad una rescissione consensuale come successo a Giovinco e Marco Motta? Ma soprattutto questo è da considerarsi come l'affare più catastrofico dell'intera storia calcistica juventina? Ai posteri l'ardua sentenza.